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Benevoli Fu Berlusconi a prestarle il suo aereo La Fallaci voleva morire nell'amata Firenze

L'ultimo desiderio di Oriana: "Voglio morire nella torre dei Mannelli guardando l'Arno dal Ponte Vecchio"

Costanza Signorelli
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Sebbene si sia parlato molto di lei, nel bene e nel male, a torto o con diritto - anche alla luce delle ultime polemiche accese dalla sorella Paola - c'è un particolare ancora poco conosciuto delle ultime settimane di vita di Oriana Fallaci, la scrittrice fiorentina di cui ricorre giovedì il quinto anniversario della morte. Come noto a tutti, la Fallaci affetta da una grave forma di tumore e sentendo la morte ormai vicina, a fine agosto 2006 decise che sarebbe voluta rientrare a Firenze per poter trascorrere gli ultimi momenti di vita nella sua città natale, l'amata Firenze. Nessuno sa però che fu Silvio Berlusconi a donare ad Oriana il suo aereo privato affinchè potesse tornare dai suoi affetti più cari. L'ultimo desiderio - Le condizioni di salute assolutamente precarie rendevano, infatti, assai rischioso e poco sicuro un viaggio così lungo. Eppure il desiderio di Oriana era forte: "Voglio morire nella torre dei Mannelli guardando l'Arno dal Ponte Vecchio - disse, spiegando la sua decisione -. Era il quartier generale dei partigiani che comandava mio padre, il gruppo di Giustizia e Libertà. Azionisti, liberali e socialisti. Ci andavo da bambina, con il nome di battaglia di Emilia. Portavo le bombe a mano ai grandi. Le nascondevo nei cesti di insalata''. Fu così che il Premier, all'epoca leader dell'opposizione, mise a disposizione il suo aereo privato affinchè la stimata scrittrice potesse esaudire con minor rischi la sua volontà di ricongiungersi agli affetti più cari. Oriana Fallaci morì alle prime ore del 15 settembre 2006, nella clinica Santa Chiara in piazza Indipendenza.

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