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L'ayatollah contro Usa e Italia "Sono dei regimi criminali"

L'iraniano Khamenei attacca l'Occidente e richiama gli arabi: "Non fidatevi e non fatevi dettare i piani. Seguite l'Islam"

Giulio Bucchi
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Quasi una fatwa contro l'Occidente. E' durissimo l'attacco dell'ayatollah iraniano Ali Khamenei contro i Paesi della Nato: "Non abbiate mai fiducia negli Usa e nei regimi criminali come la Gran Bretagna, la Francia e l'Italia che per tanto tempo si sono spartiti e hanno saccheggiato le vostre terre". Così Khamenei, alla conferenza sul "Risveglio arabo" di Teheran ha incitato i Paesi travolti dalla primavera araba. "Siate sospettosi, non credete ai loro sorrisi. Dietro quesi sorrisi e promesse ci sono menzogne e cospirazioni", parole che suonano come una risposta alla recente visita del premier inglese David Cameron e del presidente francese Nicolas Sarkozy a Tripoli, dove sono stati accolti come liberatori dagli anti-Gheddafi. In ogni caso, un segnale anche ai popoli nordafricani e arabi in genere: la strada da percorrere non è quella laica e democratica dell'Occidente, perché "la soluzione è nell'Islam". Serve dunque una sorta di resistenza politica e culturale: "Non permettete ai vostri nemici di dettarvi i piani futuri, non sacrificate i principi dell'Islam a interessi temporanei". Secondo Khamenei "l'obiettivo ultimo" delle rivoluzioni deve essere quello di creare una nuova civiltà islamica basata su religione, scienza, logica e moralità. Il governo iraniano ha espresso sostegno alla maggior parte delle rivolte in corso nel mondo arabo, ad eccezione di quella in corso contro il presidente siriano Bashar al-Assad, uno dei principali alleati dell'Iran.

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