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La figlia di Di Pietro si lamenta "Dura la vita col mio cognome"

Dopo Cristiano candidato alle regionali, arriva Anna: "Non posso fare l'avvocato, il giudice, il politico....Sono triste e smarrita"

Costanza Signorelli
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Puntata due della fiction Dura la vita per la famiglia Di Pietro. Ci eravamo lasciati con l'ultimo episodio in cui Cristiano Di Pietro, figlio del leader Idv, Antonio Di Pietro, veniva criticato per la sua candidatura alle regionali in Molise, nelle liste del partito del padre. Povero figliolo, l'aveva difeso papà Tonino, "lui non è come il Trota o la Minetti, lui ha fatto gavetta". Non gli si può negare di fare politica solo perchè il padre è capo di un partito. Poverino. Seconda puntata e sulla scena appare Anna che di cognome fa sempre Di Pietro. La ragazza ha 23 anni, è laureata in Giurisprudenza alla Bocconi, ha quattro lingue sul curriculum ed è molto triste perchè non ha un lavoro. Il motivo della sua disoccupazione? Il suo cognome ovvero la sua parentela con Antonio Di Pietro. A dirlo è lei stessa e spiega che per via del cognome ingombrante: "Non posso fare l'avvocato, il giudice, l'imprenditore, il politico e aggiungerei qualsiasi altro lavoro". Insomma, pare che se ti chiami Di Pietro hai un futuro davvero infernale. Porte chiusi e bastoni tra le ruote. Un congnome, una condanna - La figlia del leader Idv insomma trova la sua condizione isopportabile e per sfogare tutta la sua amarezza scrive un accorato commento all'articolo La politica non può essere un mestiere di famiglia, pubblicato sul sito Byoblu.com. "Sono disoccupata, laureata a 23 anni e cerco lavoro onestamente. Mi rattrista vedere che quello che sono (a questo punto mi vien da dire erano) i miei sogni non li potrò mai realizzare". Pare davvero triste e svantaggiata Anna: "Credevo di avere diritti oltreché giustamente dovermi far valere per quello che sono - continua la piccola Di Pietro - . Sono ad un bivio della vita che mi rende triste, smarrita e con tanta voglia di scappare lontana..ma poi scappare verso cosa se ho sudato come tutti gli altri per stare onestamente nel mio Paese?". Titoli di coda - A ben pensare, Anna l'avevamo già conosciuta. Il suo nome infatti rimbalzò sulle pagine di cronaca quando il padre chiese una certificazione di praticantato al quotidiano del partito Italia dei Valori per far si che diventasse giornalista. Proprio dura la vita con il cognome Di Pietro.

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