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L'ascesa e le invenzioni di Steve: "Perso un mentore ispiratore"

Il mondo commosso ricorda il padre di Apple e la sua straordinaria parabola. La commozione di Bill Gates, Obama e di Mark Zuckerberg

Andrea Tempestini
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E' morto Steve Jobs, il guru, il padrone di Apple. L'icona, il simbolo delle nuove tecnologie. Il padre del Mac, dell'iPod, dell'iPad e di quei gingilli tecnologici per cui il mondo impazzisce e per cui il mondo lo venerava come una divinità. L'annuncio è stato dato dalla stessa società di Cupertino. "Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano": è quanto si poteva leggere sull'homepage della Mela, dove campeggia una foto in bianco e nero del mito. "Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui - prosegue il comunicato - hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sarà sempre il fondamento di Apple". Il dolore di Tim Cook - Anche Tim Cook, il nuovo ad del gruppo, ha espresso il suo cordoglio: "Nessuna parola può adeguatamente esprimere la nostra tristezza per la morte di Steve o la nostra gratitudine per l'opportunità di aver lavorato con lui. Onoreremo la sua memoria dedicandoci a continuare il lavoro che lui amava così tanto". La carriera del guru - L'avventura Steve Jobs, nato a San Francisco il 24 febbraio del 1955, comincia nel 1976 quando insieme con Steve Wozniak e Ronald Wayne fonda la Apple, dopo aver eleborato i primi progetti nel garage di casa sua. In soli dieci anni la società raggiunge i 2 miliardi di dollari di fatturato e vanta quattromila dipendenti: oggi Apple è la seconda azienda in America e la prima nel settore dell'hi-tech a livello mondiale davanti a Google e Microsoft. Il lancio del primo Macintosh risale al 24 gennaio del 1984 ma nel 1985 Jobs decide di lasciare la società per le divergenze con John Sculley, ex Ceo della Pepsi Cola chiamato al timone della Apple l'anno precedente. Nel 1986 Jobs fonda la Pixar, che poi sarà venduta alla Disney, e dà vita alle celebri pellicole di animazione, totalmente prodotte al computer come, Toy Story o Alla ricerca di Nemo. Il ritorno di Jobs alla guida della società di Cupertino risale alla fine del 1998 quando viene chiamato in soccorso dell'azienda che naviga in pessime acque. Gli anni 2000 - Dopo l'IMac, nel 2001, Jobs lancia sul mercato l'IPod e nel 2003 crea il negozio di musica virtuale ITunes che vende canzoni a 99 centesimi l'una. Nel 2004 i numeri della Apple raggiungono livelli da capogiro: le vendite dell'Ipod superano quota 10 milioni di pezzi e le canzoni scaricate su Itunes arrivano a 200 milioni. L'IPhone viene presentato nel gennaio del 2007 e a settembre viene aggiornato nella versione Touch. E' ormai Apple-mania con le rituali file interminabili davanti ai negozi di tutto il mondo in occasione dell'uscita di ogni ultima novità della casa. Nel febbraio del 2009 la malattia costringe Jobs ad una prima assenza, per sottoporsi ad un trapianto di fegato. Torna sul palco acclamato come una rock star, per lanciare l'Ipad nel gennaio del 2011 ma poi si prende altri sei mesi di malattia pur rimanendo alla guida del gruppo. L'addio al pubblico si celebra lo scorso 24 agosto quando Jobs lascia anche formalmente il timone della Apple al suo braccio destro, Tim Cook Il ricordo di Obama - "Il mondo ha perso un visionario"che "ha trasformato le nostre vite". Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ricordato il fondatore della Apple, Steve Jobs. "E per celebrare il suo successo non c'è tributo più grande del fatto che il mondo abbia saputo della sua morte tramite uno strumento da lui stesso inventato", ha osservato Obama, descrivendo Jobs come uno dei più grandi "innovatori d'America". Il patron della Mela ha sempre rimarcato di voler vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo e per questo "ha trasformato le nostre vite - ha proseguito il presidente degli Stati Uniti - ridefinito il mondo dell'industria, riuscendo in una delle più rare prodezze della storia dell'umanità: ha cambiato il modo in cui ciascuno di noi vede il mondo". Il ricordo di Mr Facbeook - Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha tracciato sul suo social network un commosso ricordo di Steve Jobs. "Grazie per essere stato un mentore e un amico", ha scritto, "grazie per aver dimostrato che ciò che tu costruisci può cambiare il mondo. Mi mancherai". Il ricordo di Bill Gates - "Mi mancherà immensamente". Così l'amico - rivale patron della Microsoft, Bill Gates, ha salutato il fondatore della Apple, Steve Jobs, stroncato da un tumore al cancro all'età di 56 anni. "Per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con Steve - ha aggiunto Gates - è stato un incredibile e immenso onore".

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