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Ordine di arresto per Lavitola Avrebbe indotto a mentire

Il gip di Bari modifica il capo di imputazione per il faccendiere indagato nel caso Tarantini. Ma il vero obiettivo è sempre Berlusconi

Veneziani Gianluca
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Al faccendiere Valter Lavitola, ora latitante, il gip di Bari Sergio di Paola ha ordinato l'arresto per il reato di induzione a mentire. Il provvedimento sarà notificato dai carabinieri al difensore del faccendiere. Secondo il gip è valida la ricostruzione fatta dal Tribunale del Riesame di Napoli, che ha modificato il capo di imputazione contestato all'ex direttore de L'Avanti!: dall'accusa di estorsione si è passati all'accusa di induzione a mentire ai pm baresi che indagano sulle escort portate da Tarantini nella casa di Berlusconi. Il giudice di Bari condivide anche un altro punto del Tribunale di Napoli: Berlusconi sapeva che le ragazze portate da Tarantini nelle sue residenze erano escort. Insomma l'ordine di arresto a Lavitola suona, ancora una volta, come un attacco diretto a Berlusconi.

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