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Fornero contro Camusso: Mi sento minacciata

Sindacati in piazza, la segretaria Cgil: "Lotta a oltranza". La replica del ministro: "Mi preoccupa. Toni di attacchi che appartengono al passato"

Giulio Bucchi
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Lo sciopero di 8 ore indetto dai sindacati uniti per protestare contro la manovra del governo Monti si conclude come ampiamente previsto, con la segretaria della Cgil sulle barricate: "Faremo protesta a oltranza". Alla faccia, dunque, di dialogo senza preclusioni o totem, le pensioni e l'articolo 18 (ancora in cantiere) continua a dividere il sindacato oltranzista e il governo. E dire che il ministro del Welfare Elsa Fornero, dopo i fuochi d'artificio sulla riforma del lavoro,  è rimasta a lungo alla finestra, in silenzio, assicurando semplicemente che con i sindacati "possiamo vederci a gennaio, ma anche prima; per quanto mi riguarda io non ho preclusioni". Il problema, come nota la stessa Fornero, le preclusioni le hanno gli altri. "Mi rammarica e preoccupa la posizione dei sindacati, sull'articolo 18 c'è il rischio di implicazioni per il paese - accusa il ministro -. E' una reazione che non capisco". "Toni che appartengono al passato" - La Fornero trova spiazzanti usati dai leader dei sindacati (Camusso, Cgil, Bonanni, Cisl, e Angeletti, Uil) -, il ministro si dice preoccupata non tanto "sul piano personale" - lasciando così intendere che il tono degli attacchi subiti ha trasceso i limiti dell'accettabilità - ma "soprattutto per le implicazioni per il Paese. Sono rimasta dispiaciuta e sorpresa per un linguaggio che pensavo appartenessa a un passato del quale non possiamo andare certo orgogliosi", ha aggiunto il ministro riferendosi alle lotte sindacali dei decenni scorsi. La Fornero ha poi stigmatizzato la "personalizzazione dell'attacco che non fa merito a chi lo ha condotto". Elsa prova così ad abbassare i toni della poletica, ma i sindacati non prendono nemmeno in considerazione l'ipotesi di abbassare il livello dello scontro. "Mi dispiace che reagisca in questo modo. Ad essere preoccupati siamo noi", ha risposto a caldo Bonanni. Poco dopo ha aggiunto: "Alla manovra discussa con nessuno si aggiunge un'iniziativa che si sa, prima di iniziare, crea molta divisione e confusione su una materia così spinosa".  

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