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Tocco magico di Riotta flop: va alla Stampa e perde copie

L'ex direttore del Sole perseguitato dalla sfortuna: -1,4% a Torino, mentre il quotidiano di Confindustria ora ride

Giulio Bucchi
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Non c'è che dire, Gianni Riotta ottiene grandi successi dovunque vada... via. L'ex corrispondente da New York per il Corriere delle Sera, dopo una prestigiosissima carriera in via Solferino e non solo (dagli esordi giovanissimo al manifesto fino a L'Espresso) da qualche anno sta inanellando un flop dietro l'altro. Tra 2006 e 2009 è direttore del Tg1, senza particolari acuti. Poi a fine marzo accetta la corte di Confindustria, entra al Sole24Ore con gli anfibi da guerra: vuole un giornale meno di settore, più generalista. Risultato: redazione in guerra perenne con il direttore, lettori in guerra perenne con il giornale. Il 2010 si chiude con un calo del 13% delle vendite, 40mila copie in meno in un anno. Il piatto della pubblicità piange: 47 milioni di euro vengono a mancare nelle casse di via Monte Rosa. E così il 4 gennaio 2011 il 70% dei giornalisti vota la sfiducia a Riotta (quasi due anni prima l'80% stava dalla sua parte...). Forse tutto questo astio è dovuto ai 110 milioni di euro mandati in fumo in meno di 24 mesi. Ma il buon Gianni, uomo cresciuto a pane, giornalismo e relazioni internazionali, non si perde d'animo. E torna a Torino, sponda Stampa. Per averlo come editorialista, pare che la proprietà Elkann abbia messo sul piatto, su consiglio del potentissimo ministro dello Sviluppo Corrado Passera, un contratto da migliaia di euro. Anche in questo caso, i risultati si vedono: gli ultimi dati Fieg rivelano che nel novembre 2011 la Stampa ha perso l'1,4% di diffusione, 3.400 copie in meno rispetto al novembre 2010. Non è colpa di Riotta, si dirà. Giusto: è il secondo mese consecutivo in rosso e la penna non ha ancora avuto modo di trainare il giornale diretto da Mario Calabresi. Ma il dubbio viene, perché con Roberto Napoletano al comando il Sole è tornato a volare: +6,5%, 18.300 copie in cascina. Calabresi fa già gli scongiuri.

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