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Le intercettazioni: ecco come si vendevano le partite di serie A

Calcioscommesse, dalla busta con proiettile alla procura di Cremona alle intercettazioni tra giocatori, agenti, boss e parenti

Andrea Tempestini
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"Egregio Dottor Di Martino, ci meravigliamo di una persona come lei che come alcuni amici ci hanno riferito, è molto intelligente... Ma cosa pensa che continuando a interrogare e a scassare la minchia, trova il tesoro? Ma ci ha parlato con Palazzi? È cosciente di cosa può succedere se vengono disgraziatamente fuori i nomi dei vertici dell'organizzazione? Oppure pensa che alla sua venerabile età gli faranno fare un gran salto di carriera... Infangate come da accordi tutto altrimenti il salto lo farà, ma da dove lo scoprirà dopo. Comunichi a Palazzi lui ci farà sapere con i mezzi che sa". La missiva, che risale a sei mesi fa, fu indirizzata al procuratore di Cremona, all'interno una cartuccia 7,65: "Un regalino dottore, ne faccia buon uso". Le parole testimoniano il clima che si è creato attorno a chi sta cercando di svelare gli intrighi, le storture e gli affari illeciti che gravitano attorno al mondo del calcio. Di seguito un collage di alcune intercettazioni trapelate negli ultimi giorni che dimostrano quanto marcio sia il pallone italiano. "Me la canto proprio" - Mauro Bressan, ex centrocampista del Como e della Fiorentina, risultava essere in stretto contatto con il gruppo dei cosiddetti "zingari". Il 3 agosto 2011 viene intercettata la sua conversazione con l'ex ala del Pescara di Galeone, Ivan Tisci. Bressan è rabbioso per l'interrogatorio di Micolucci dell'Ascoli, che ha "parlato" del pareggio concordato con l'Atalanta di Doni: fu il primo pentito dello scandalo. E Bressan non si contiene: "Oh, io vado... vado a aprire un bagno te lo dico subito e chiudo con il calcio, anzi adesso scrivo un libro che faccio saltare tutto, tutti faccio saltare". Tisci: "Che ti hanno chiesto?" Bressan: "Cinque anni più radiazione". (...) Tisci: "Che schifo... oh però che schifo ragazzi, è veramente uno schifo. Bressan: "Cioè se viene fuori questa roba me la canto proprio, vado a fare il talk show, vedrai, tanto squalificato per squalificato dico veramente tutto... tutti contro tutti, dico tutto". "Figlio mio non cacciarti nei guai" - Secondo gli investigatori Gigi Sartor, ex terzino destro di Vicenza, Roma, Parma, Inter e nazionale era uno dei contabili del gruppo, nonchè il raccordo tra il gruppo di scommettitori bolognesi (tra i quali Beppe Signori) e gli indonesiani.L'8 settembre 2011 Sartor viene intercettato al telefono con suo padre con suo padre. Padre: "Ma tu avevi un interessamento (...) non so, in oriente.... Sartor: "Sì... io portavo dei giocatori papà (...) io sono andato là perché dovevo firmare per andare a giocare là.. okay? (...) poi... una... persona... portavo giù dei giocatori, poi però ho chiamato Tommy Tommasi e Tommasi ha una società in Cina... (Presumibilmente Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma che in giocò in Cina, ndr) e mi ha detto... e mi ha detto, stai attento perché devi fare l'esame delle ossa ai giocatori perchè in Cina hanno due o tre passaporti diversi, documenti diversi... io ne ho portato giù uno alla Roma... poi ho chiamato Bruno Conti e gli ho detto... senti dai un'occhiata perché questo mi dicono che ha tre passaporti... quindi è un affare complicato papà... papà Sartor: "Sì, sì, va ben... va ben basta che tu non ti cacci nei guai Gigi..." Sartor: "Papà, io mi sono sempre cacciato nei guai... Eh, va beh... dai ho sempre pagato io, non ti ho mai fatto pagare...". Capitolo Pellisier - Il Chievo e il nome del capitano Sergio Pellissier tornano spesso nelle carte dell'inchiesta: sono tirati in ballo da scommettitori come Massimo Erodiani e dall'ex calciatore del Bari, Antonio Bellavista. Pellisier viene indicato in diversi interrogatori come compartecipe alla manipolazione di partite in cui gioca proprio il Chievo (Napoli-Chievo, Inter-Chievo, Bari-Chievo). C'è una telefonata sospetta in cui Pellisier viene intercettato mentre discute con una persona non ancora identificata dal fortissimo accento meridionale: Pellissier: "Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?", Anonimo: "Dai 250 ai 400". Pellissier ride e a questo punto, l'interlocutore aggiunge: "Ho esagerato?" Pellissier: "No... anche un po' di meno". Luigi SartorLuigi Sartor "Ti sei ripulito.." . Tra gli indagati anche Daniele Corvia, attaccante del Lecce ed ex Roma. Al telefono si mostra preoccupato (le intercettazioni sono della Questura di Lecce) perché scopre che nella rubrica di Marco Paoloni (ex portiere di Cremonese e Benevento da cui scaturì l'intero scandalo calcioscommesse) c'era il suo nome, "Panteron Corvia". Corvia si sfoga al telefono con il procuratore di Marco Paoloni, Luca Puccinelli. Puccinelli: "Oh morto" Corvia: "Morto, porco d." Puccinelli:"Hai vista come è finita bene Daniè? Ti sei ripulito... dobbiamo fare tutta una serie di cose... per questa cosa perché non va bene come è stata gestita..." Corvia: "In che senso?" Puccinelli: "Eh..nel senso..che bisogna far capire..."

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