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D'Alema ascolta Fini:

"Sì alla stagione di riforme"

Dario Mazzocchi
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Non mancano le critiche, anche aspre, ma Massimo D'Alema accoglie di buon grado l'invito di Gianfranco Fini ad una nuova stagione costituente. L'ex ministro degli Esteri, nonché ex presidente della Bicamerale per le Riforme costituzionali nel 1997, ha dichiarato dopo l'intervento del presidente della Camera al congresso del Popolo della libertà: “Credo che il centrosinistra dovrebbe raccogliere la sfida lanciata oggi da Fini su una stagione costituente”. Quello di Fini per D'Alema è “un discorso interessante per il rilievo della sfida in positivo che Fini lancia”. “Penso anch'io – ha proseguito D'Alema - che il Paese abbia bisogno di una stagione costituente, e finora il principale ostacolo a che si realizzasse è stata la destra, che ha voluto cambiare le regole da sola attraverso forzature”. Sulla stessa posizione anche il capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro: “Abbiamo sentito dal presidente della Camera parole ben diverse da quelle che Berlusconi ieri ha usato nei confronti dell'opposizione”, esordisce la Finocchiaro. “Fini ha avuto un grande rispetto e una doverosa attenzione al tema delle riforme condivise. E' stato del resto il Pd, a inizio legislatura, a rilanciare la necessità di mettere mano a una stagione costituente”. Unica “sede legittima” per poter affrontare l'argomento rimane il Parlamento: “Oggi al congresso del Pdl è arrivata finalmente la politica dopo che ieri abbiamo assistito ad un dejà vu propagandistico ormai desueto”, ha concluso la senatrice democratica.

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