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Rossella Urru non è libera Mistero sulla cooperante

Dopo il giallo degli ultimi giorni sulla liberazione dell'italiana, la conferma: è ancora in mano dei sequestratori

Andrea Tempestini
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Rossella Urru e il gendarme mauritano Ely Ould Moctar non sarebbero liberi: lo hanno affermato Sahara Media e Ani, le due testate mauritane che lo scorso sabato avevano annunciato la liberazione della cooperante italiana e del poliziotto, una notizia poi rilanciata dall'emittente panaraba Al Jazeera. Martedì, hanno spiegato le medesime fonti, la madre del gendarme avrebbe ricevuto una telefonata che avrebbe confermato che l'agente si trova ancora nelle mani dei sequestratori. Vengono così smentite le ipotesi circolate dallo scorso sabato, quando si era diffusa prima la notizia che la Urru fosse stata liberata, e poi che fosse in mano di alcuni mediatori che trattavano la sua liberazione in cambio di quella di alcuni ostaggi (la Farnesina non confermava né smentiva, e questo aveva alimentato le voci sul giallo). La telefonata - Martedì mattina, il poliziotto mauritano Ould al-Mokhtar, rapito a dicembre nel sud della Mauritania, avrebbe telefonato alla madre dicendole di essere ancora in mano ai terroristi. A informare il sito Sahara Media, che ha rilanciato l'informazione, è stata l'associazione che si è formata lo scorso mese in Mauritania in solidarietà con il poliziotto rapito, con l'obiettivo di sollecitare le autorità e i media locali ad occuparsi del caso. in una nota diffusa dal gruppo si legge che "Ould al-Mukhtar è ancora nelle mani di al-Qaeda nel Maghreb islamico e lo ha confermato lui stesso durante una telefonata a sua madre Fatima Bint al-Mukhta".

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