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Ecco la stangata di Imu e Irpef famiglia per famiglia

Il peso del doppio balzello nelle città: in 39 capoluoghi cresce sia il prelievo sulle case sia sui redditi. Roma, tasse su del 154%

Andrea Tempestini
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Sono circa 40 i capoluoghi di provincia che, rispondendo a un'indagine del Sole 24 Ore, hanno comunicato di aver deciso l'aumento dell'addizionale Irpef (che andrà a pesare in busta paga insieme all'addizionale Irpef regionale) o che stanno studiando aliquote Imu superiori a quelle base definite a livello nazionale. Le scelte peseranno anche nel 2013, poiché l'aumento dell'addizionale comunale decisa in questi giorni si ripercuoterà sulle tasse che verranno pagate il prossimo anno. Le famiglie - L'indagine del Sole 24 Ore cita poi alcuni casi paradigmatici. Per esempio quello di una famiglia composta da un avvocato, da una commercialista, due figli e che possiede una casa a Roma: per questo nucleo le tasse locali, nel 2012, saranno più care del 154% rispoetto agli importi versati l'anno precedente. La causa di questo salasso è sia l'Imu sia il balzello su addizionali Irpef regionali (pari allo 0,33%) e comunali. Esempi simili anche a Milano, dove la medesima famiglia sborserà 394 euro in più (per un ricaro del 90%), mentre a Bari spenderà 356 euro in più, pari a un salto del 50 per cento. Niente sconti - A differenziare le situazioni, città per città, il margine di manovra lasciato dal governo sull'entità dei rincari. Diverse città, poiché metà del gettito Imu finirà allo Stato, hanno propeso per le aliquote massime, pari all'1,06%, sulle seconde case e sugli immobili produttivi. Scarsissimi, quasi inesistenti, i casi di Comuni che hanno deciso per degli sconti: le uniche eccezioni Monza (che potrebbe aumentare da 200 a 300 euro la detrazione fiscale per tutti) e Sondrio (che sta studiando di portarla a una cifra tra i 250 e i 300 euro). Doppia stangata - Nel Belpaese diversi Comuni, al contrario, hanno deciso di aumentare o l'Imu o l'Irpef (tra questi: Bari, Bergamo, Brescia, Caserta, Ferrara, Latina, Parma, Pesaro, Urbino). Fortunato il caso di Milano, dove il recente accordo con le banche sui derivati ha portato in Comune un tesoretto che ha offerto alla giunta Pisapia i margini per non aumentare l'Irpef. In diversi altri Comuni, per cercare di rendere più equi e mitigati i balzelli, si studia per applicare l'addizionale per scaglioni di reddito.

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