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Facci: responsabilità civile, le toghe vogliono l'impunità

L'Associazione nazionale magistrati respinge ogni ipotesi sulla responsabilità civile dei giudici, Motivo: è a rischio l'indipendenza

Lucia Esposito
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Abbiamo vinto un concorso e quindi vogliamo fare tutto quello che ci pare, decidere della libertà altrui senza neppure fare un test attitudinale, avere la carriera automatica, gli scatti di stipendio automatici, non avere orari, essere fuori stanza a piacimento, avere più ferie di qualsiasi altro cittadino, portarci i fascicoli a casa come se fossero temi da correggere, se quereliamo vogliamo avere i risarcimenti più alti d'Italia, soprattutto - come ha ripetuto ieri l'Associazione nazionale magistrati - voi politici o tecnici dovete cancellare ogni ipotesi sulla responsabilità civile di noi magistrati, non ne dovete neanche discutere, non ce ne frega niente se ce lo chiede l'Europa, non ce ne frega niente della sentenza C-379/10, non ce ne frega niente di Monti e se la magistratura italiana è unica al mondo: ci va bene la legge di adesso, quella inapplicabile, quella che passa per 9 gradi di giudizio e che in 25 anni ha ammesso solo 34 cause con solo 4 condanne, risarcimenti che comunque pagate voi, lo Stato, mica noi: perché sennò è in pericolo l'indipendenza della magistratura. Quindi spicciatevi, Camera e Senato obbediscano al sindacato unico dell'Anm, facciano il favore di stralciare completamente ogni emendamento dalla legge Comunitaria, e sapete perché? Perché sì. di Filippo Facci  

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