Biasin, l'incubo del Black Friday all'italiana: "Occhio a chi vi frega, perché da noi dura una settimana"
Mi hanno chiesto di scrivere un pezzo sul Black Friday (Venerdì Nero). Hanno scelto male: l' ultima volta che ho fatto shopping c' era la lira e si stava da Dio. In ogni caso ora mi informo per bene e vi dico. Rieccomi. Il Black Friday è quell' usanza importata dall' America (tipo Halloween o i boccioni pieni di vitamine dei culturisti) che serve ai negozianti a vendere oltre l' ordinario e ai clienti a comprare qualunque cosa a basso costo. Tutti pensano di fare affari e sono felici come caimani. Il Black Friday è in definitiva una sorta di puttanaio alla stregua della sagra del porco o della Notte Bianca: le masse si attizzano, il grano gira, tu torni a casa da tua moglie e dici «ho comprato un canotto gonfiabile a forma di Senatore Razzi». E lei: «E perché mai, scimunito?». E tu le spieghi che c' era lo sconto del 30% e non te la sei sentita di lasciarlo lì. Lei allora ribatte: «Io ho preso sei sdraio carinissime per il terrazzo con il 70% di sconto». E lui: «Quale terrazzo?». Cose così. L' altra particolarità del Black Friday è che per tradizione americana dovrebbe essere confinato solo al giorno successivo al thanksgiving day e sarebbe utile agli economisti per capire come andranno i consumi natalizi. Noi italiani, come da tradizione, l' abbiamo presa alla larga per tutta una serie di motivi: 1) non sappiamo cosa sia il thanksgiving day anche se facciamo finta di sì, 2) ce ne freghiamo degli economisti e, soprattutto, 3) facciamo da sempre come cazzo ci pare. In ottemperanza al punto 3) e al postulato «se possiamo esagerare, perché non farlo?», i nostri negozianti hanno trasformato il Venerdì Nero americano nella Settimana Arcobaleno all' italiana. La Settimana Arcobaleno all' italiana comporta tutta una serie di effetti collaterali, il primo dei quali ci porta ad osservare che, sfruttando il vuoto burocratico, c' è chi è subdolamente partito da Ferragosto ad applicare i mega-sconti al grido di «Accattatevillo!». Leggenda vuole che anche Cracco abbia abbassato il prezzo dello spaghetto al pomodoro da 74 euro a 72, ma su questo non abbiamo conferme. Ora, siccome è praticamente impossibile darvi contezza di quel che accade in giro per lo Stivale, buttiamo là un paio di indicazioni a caso su «chi» e «quando»: il Black Friday ePrice è già iniziato e finisce domani. Il Black Friday Amazon è già iniziato e finisce domani. Il Black Friday ebay è già iniziato e finisce domenica. Il Black Friday Nike è già iniziato e finisce domani. Il Black Friday Groupon è già iniziato e finisce domenica. Il Black Friday Adidas è iniziato ieri e finisce lunedì. Il Black Friday Sephora inizia domani e finisce domenica. Il Black Friday Unieuro sarà solo domani. Il Black Friday Groupalia è già iniziato e finisce domenica. Quelli di Unieuro, in pratica, sono gli unici a rispettare la rava e la fava: in un Paese normale verrebbero premiati con il trofeo «Onestà», da noi invece rischiano la figura dei minchioni. Ora, siccome questo pezzo è molto lungo abbiamo una serie di cose da dirvi parecchio interessanti sul Venerdì Nero all' italiana. La prima è che essendo per l' appunto un affare «all' italiana», c' è chi ne ha approfittato per mettere in piedi un sontuoso sciopero. Trattasi di duemila dipendenti del colosso Amazon, ovvero il portale re dell' E-commerce che vende ogni genere di troiata online e te la porta dove ti pare. La faccenda è più o meno la seguente: i lavoratori dicono «ci sfruttano oltre ogni logica», i capoccia replicano «non è vero» e «rispetteremo i tempi di consegna». In bocca al lupo. Un' altra cosa da dire del Black Friday è che nell' arco di un paio di stagioni si è talmente «dilatato nel tempo» da permetterci di ipotizzare un nuovo detto alla stregua del celebre «non ci sono più le mezze stagioni» e che tradurremo in «non ci sono più i prezzi pieni». Per intenderci: tra saldi di gennaio, luglio, Black Friday, svuotatutto, vendite sottobanco e mercato nero, anche impegnandoti è molto difficile che tu riesca a comprare un articolo a prezzo pieno. Cioè, se sei ricco sfondato e non vuoi fare la figura del barbone che compra con gli sconti, ti ritrovi con una bella gatta da pelare. Forse in futuro istituiranno il White Saturday, il giorno in cui le cose costano moltissimo. La penultima cosa da dire è che vi conviene stare attenti a chi prova a fottervi: se vi propongono una coscia di jamon serrano al prezzo della carne di topo, è probabile che sia effettivamente carne di topo. L' ultima cosa da dire sul Black Friday è che un po' ovunque è seguito dal temibile Cyber Monday: in pratica non hai fatto in tempo a comprare una mezza dozzina di cose che non ti servono - tipo il fermacarte in palissandro - che il lunedì successivo ti tirano addosso tonnellate di prodotti di elettronica a costo ridicolo. Pare che Cracco se ne freghi e aumenti il prezzo dello spaghetto al pomodoro da 74 a 76 euro per ovviare alla puttanata commessa il venerdì. di Fabrizio Biasin