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Lombardia, primarie Pd ad Ambrosoli: "Aperto a chi era contro Formigoni e Lega"

Il "candidato ufficiale" dei dem stravince: 57%, briciole per Di Stefano e Kustermann. Quasi 150mila i votanti

Giulio Bucchi
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Sarà Umberto Ambrosoli il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Lombardia del prossimo febbraio. Il nome "ufficiale" del Pd per la corsa al Pirellone ha straciato sugli sfidanti Andrea Di Stefano e Alessandra Kustermann: con un'affluenza di quasi 150mila votanti nei 1.033 seggi Ambrosoli si è aggiudicato quasi il 58% delle preferenze mentre Di Stefano è fermato al 23% e la Kustermann al 19. Sarà dunque il figlio dell'eroe borghese Giorgio Ambrosoli (l'avvocato liquidatore della Banca Privata Italiana ucciso nel 1979 da un sicario ingaggiato dal banchiere Michele Sindona) a contendere la poltrona di governatore al Pirellone (che è stata dal 1995 di Roberto Formigoni) agli altri candidati certi: Roberto Maroni (Lega Nord), Gabriele Albertini (Lista Lombardia Civica) e Silvana Carcano (Movimento 5 Stelle), in attesa di sapere con chi scenderà in campo e con chi si alleerà il Pdl. Le prime reazioni -  "I primi numeri confermano le sensazioni positive", aveva commentato a caldo Ambrosoli, che poi ha anticipato la linea della sua eventuale squadra di governo: "Il perimetro è quello delle forze che hanno fatto opposizione a Formigoni e Lega, ci confronteremo sui programmi, non abbiamo preclusioni". Quanto alla priorità da   perseguire, il candidato del centrosinistra non ha dubbio: "Preliminari sono la correttezza e la legalità".        

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