Rubattino, vicino alla favela spunta un cartello contro i rom: "Raccogliete la vostra cacca"

venerdì 30 aprile 2021
Rubattino, vicino alla favela spunta un cartello contro i rom: "Raccogliete la vostra cacca"
3' di lettura

La linea del degrado corre da via Caduti di Marcinelle a via Rubattino, sotto i piloni della tangenziale est, tra i parcheggi delle aziende Bracco e Cesi, in quel Parco dell'Acqua che sembra non trovare mai pace. I rom che da anni hanno trasformato questo pezzo di periferia nel loro quartier generale stanno circondando il quartiere. Passo dopo passo. E i residenti sono costretti ad assistere inermi a un’occupazione sistematica che ha i volti di due gruppi distinti: da una parte i nomadi romeni, dall'altra i sinti italiani. In questi giorni è spuntato un cartello che la butta sul ridere, anche se ci sarebbe da piangere: “Toilette en plein air”, recita, con tanto di vignetta stilizzata che spiega come smaltire correttamente i rifiuti defecati da chi fa i propri bisogni per strada.

Gli abusivi parcheggiano i mini-van nuovi di zecca, tutti della stessa casa automobilistica, aprono i portelloni e danno il via alle danze. Fuochi per cucinare e mangiare su tavolini imbanditi in mezzo ai parcheggi, panni stesi tra un albero e l'altro, immondizia buttata ovunque. I sinti sono più vistosi e chiassosi, mentre i romeni sono presenze fisse sul lato di via Caduti di Marcinelle, accampati attorno agli enormi massi di pietra che delimitano il vialetto che attraversa il parco. In comune, i due gruppi, hanno la spilla dell’abusivismo e dell'impunità: sarà che per loro, anche in epoca di pandemia, tutto è concesso..

«Non hanno nessun rispetto per la collettività né per l'ambiente che riducono a una discarica. Purtroppo le periferie milanesi sono lasciate agli abusivi dall'amministrazione e la zona est di Milano si ritrova da anni assediata da intoccabili incivili. Ricordiamo che il presidente del Municipio 3 ha festeggiato la sentenza che scagionava i rom di Rubattino dal reato di occupazione abusiva, decretandolo un diritto umanitario», sbotta Roberta Borsa, attivista del comitato “Lambrate Informa”, sempre pronto sul territorio a raccogliere segnalazioni e testimonianze da parte dei cittadini. 

Dalle parti di Rubattino, la tensione inizia a serpeggiare tra gli abitanti del quartiere assediati dai nomadi. Racconta una ragazza che «sono stati visti anche fotografare i palazzi della zona ed è facile intendere con quale fine. Ci chiediamo che cosa si possa fare per mandarli via prima che sia troppo tardi».

I centralini della polizia locale sono bollenti. Il sentimento dei residenti è univoco e non potrebbe essere altrimenti. «Non ci sono parole... È semplicemente vergognoso quello che gli lasciano fare indisturbati», sbotta una residente del quartiere. «Tra un po' si vota, per cui...», aggiunge un'altra, alludendo alle prossime elezioni comunali in programma a ottobre. «Ci sono leggi e un regolamento comunale che vietano il campeggio su pubblica via», sottolinea un altro cittadino. Qualcuno invoca l'invio dell'esercito, ma dove non passano quasi mai le pattuglie della polizia locale è una richiesta destinata a cadere nel vuoto. Gli abusivi prosperano grazie all’assenza di politiche per la sicurezza e sgomberi. Possiamo solo augurarci che, almeno, chi fa i propri bisogni in strada faccia tesoro del messaggio sul cartello piantato di recente in una delle aree verdi accanto agli accampamenti: cari occupanti, raccogliete la vostra cacca.

ti potrebbero interessare

altri articoli di Milano