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Capezzone, "tenetevi forte": immigrati e reati, un dato sconvolgente

Roberto Tortora
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Baby gang, tra pistole e violenze, è tutto normale nelle grandi città, a partire da Milano? Di questo tema si discute animatamente nello studio di Dritto e Rovescio, talk di approfondimento politico e sociale di Rete 4, condotto da Paolo Del Debbio.

Tra gli ospiti c’è Giuseppe Cruciani, speaker de La Zanzara su Radio 24 e anche Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. Capezzone porta con sé dei dati, per spiegare l’aumento di violenza in una città moderna come Milano, eppure non altrettanto sicura: “Un conto sono le opinioni, un altro i fatti. E questi sono i fatti: quando sono venuto a Milano come direttore editoriale di Libero – spiega Capezzone - una delle prime cose che ho fatto è stata andare a trovare il questore di Milano, il dottor Petronzi, che mi ha consegnato la relazione che aveva fatto in primavera".

 

 

 

"Tenetevi forte, perché il 73% degli arrestati per rapina in strada, cioè vuol dire 3 su 4, è un immigrato. Se passiamo ai furti con destrezza si sale al 95%, questi sono i fatti, poi uno può dire mi piace o non mi piace, gli italiani, la Lega, la destra, la sinistra, la Meloni... 73% degli arrestati per rapina è extracomunitario, 95% furti con destrezza è extracomunitario”. 

 

 

 

Si dà, poi, la parola ad alcuni giovani rapper, che elogiano violenza e pistole nei testi delle loro canzoni e spesso si trovano a far parte di baby gang che commettono veri e propri reati in città. Uno di loro contesta il venir giudicato come qualcuno che “gioca con la musica a fare il criminale per fare soldi” e dice: “Con la musica dò sfogo alle sofferenze che ci sono state per me e per tanti altri ragazzi come me, che è ben diverso. Piuttosto che fare il criminale, con la musica voglio dare un significato”.

 

 

 

Poi, però, si contraddice quando gli viene mostrato un video di festeggiamenti di Capodanno con le pistole: “Festeggiare a Capodanno con una scacciacani? Perché no, non è che con un video così insegni ai ragazzi che devi sparare”. Per fortuna, un suo pari risponde in modo diametralmente opposto: “Per me è sbagliato andare con una pistola in giro, a Capodanno ci si può divertire in un altro modo”.

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