I pro-Pal ora sfilano in auto...

domenica 17 agosto 2025
I pro-Pal ora sfilano in auto...

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 «Ma questi chi sono?», chiede l’anziana bloccata al semaforo di piazzale Loreto sotto un sole cocente. Non suda perché i vecchi non sudano mai ma è sfinita dalla canicola e non comprende quella sfilata di macchine zeppe di giovani palestinesi che sventolano kefiah e bandiere mentre percorrono i viali di una Milano deserta e appunto boccheggiante. Gli slogan sono i soliti del sabato pomeriggio e pure le facce.
È la modalità che cambia. Non si sfila a piedi ma in auto, moto e bici. Il ritrovo è in piazzale Loreto: sono una cinquantina le auto coinvolte, praticamente lo stesso numero di quelle in circolazione. Alcune hanno copricofano e coprispecchietti customizzati con la bandiera della Palestina, che sventola da ogni finestrino insieme a quelle della Pace, di Potere al Popolo e Cambiare Rotta. Mentre gli organizzatori dell’Api (Associazione Palestinesi d’Italia) passano di auto in auto per invitare i partecipanti a tenere la destra per permettere al poco traffico dell’agosto milanese di defluire tranquillamente.

Dalle finestre, al passaggio della carovana, qualcuno urla “Free Palestine”. Qualche altro non risparmia critiche e rimbrotti. In alcune tappe del percorso, ci sono persone in attesa con bandiere e cartelli. Uno di questi ricorda Marah Abu Zuhri, 20 anni, una delle centinaia di vittime della fame a Gaza, arrivata in Italia in stato di grave malnutrizione nella notte tra il 13 e il 14 agosto e morta ieri a Pisa, dove era stata ricoverata d’urgenza. Ma al di là dei toni, è la modalità della protesta a creare qualche sconcerto. Chi giura che si tratta di un esperimento lampo. Chi scommette che sarà la modalità adottata in futuro. Però c’è il rischio boomerang: come faranno gli ambientalisti vari a sostenere la protesta adesso che sfila in auto e inquina l’aria? Interrogativi di una sabato agostano che restano sospesi nell’aria come le urla e gli slogan anti Israele. In fondo Milano è semi-deserta e di traffico ce n’è davvero poco. Già da sabato prossimo sarà tutta un’altra storia.