Dopo il Jobs act come cambiano 8 contratti
Roma, 3 dic. (Labitalia) - Otto schede riassuntive per la ricerca veloce delle novità, per il confronto tra la vecchia e la nuova normativa riferito ad ogni singola regola e per l'applicabilità delle norme ai contratti già avviati al 25 giugno 2015. Sono quelle realizzate dalla Fondazione studi del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro dopo il riordino di 8 contratti di lavoro ad opera del Jobs act e dopo le 5 circolari della stessa Fondazione studi che esaminano nei dettagli contenuti e criticità di ognuno di essi. I contratti trattati nelle schede riguardano diversi argomenti: il part-time riscritto con le nuove formule di flessibilità e le nuove priorità, il lavoro intermittente che dovrà essere regolato dai contratti collettivi o da un decreto del ministero del Lavoro. E, ancora, il contratto a termine per i ritocchi alla recente disciplina delle cinque proroghe per 36 mesi avviata nel marzo 2014, le tre tipologie di apprendistato, il lavoro accessorio con l'aumento del valore massimo dei buoni lavoro-voucher e la diversificazione dei canali di acquisto tra privati e imprese; l'abolizione del lavoro a progetto e l'interessante clausola di stabilizzazione, il superamento dell'associazione in partecipazione e la possibile stabilizzazione anche per i soggetti a partita Iva.