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Vittorio Feltri, l'avvertimento sulle balle dopo il trionfo di Salvini: "I voti sono l'unica verità che conta"

Gino Coala
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Le elezioni sarde come quelle abruzzesi dicono la verità, ma non tutta. Registrano una tendenza e non rispecchiano la realtà nazionale. I dati vanno presi con le pinze. Per misurare la febbre del Paese bisognerà attendere i risultati delle europee, dai quali si capirà se i Cinque stelle sono moribondi o semplicemente addormentati. Oggi si può solo dire che il candidato scelto da Salvini, cioè Christian Solinas, diventerà governatore della Regione, grazie al fatto di essere un personaggio di spicco del Partito sardo d' azione, quindi amato dalla sua gente. Indubbiamente il centrodestra si è rivelato più potente del centrosinistra sul piano complessivo, ma è pur vero che il Pd si batte per diventare il primo partito delle consultazioni. Il candidato Zedda non va sottovalutato. Anzi. Il Movimento 5 Stelle invece non è riuscito a brillare, però questo era scontato, anche perché nelle precedenti elezioni nell' isola non si era neppure presentato. Pertanto è impossibile calcolare con precisione quali siano i partiti che hanno guadagnato e quali hanno perso. Leggi anche: Feltri seppellisce Di Maio: "Mettiti a cuccia, sei finito. Con chi lo sostituirà il M5s" In brutale sostanza, da queste elezioni non si ricava nulla di decisivo: solamente ipotesi. Le seguenti. Di Maio è fottuto poiché ha smarrito la sinderesi. La sinistra non governa più a Cagliari, mentre la Lega con Forza Italia e i Fratelli d' Italia, avendo appoggiato Solinas, avranno in mano le leve del potere regionale. Altro non è lecito affermare sulla base di quanto hanno fornito le urne. I voti contano più delle elucubrazioni giornalistiche, e i suffragi dimostrano che il Pd e i pentastellati sono perdenti. Salvini invece ce l' ha fatta anche stavolta. Chi lo ferma più? di Vittorio Feltri

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