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Vittorio Feltri: contro il reddito di cittadinanza, referendum subito o è morte certa

Cristina Agostini
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Tra pochi giorni pioverà sui crani degli italiani il reddito di cittadinanza annunciato tra squilli di tromba dai grillini, i quali puntano sull'assistenzialismo allo scopo di arginare l'emorragia di consensi avvenuta copiosamente nelle recenti consultazioni regionali. Nulla di nuovo. Se ne parla da mesi benché nessuno abbia capito i termini in cui si svolgerà la distribuzione di denaro a coloro che non lavorano per scelta o costrizione. Pertanto fin qui anche la stampa si è esercitata a formulare ipotesi. La sola certezza è la seguente: per assicurare palanche ai nullafacenti serviranno capitali inesistenti, al momento. Quindi sarà interessante capire dove si recupereranno i fondi per soddisfare le innumerevoli richieste di sovvenzione. Noi per evitare la bancarotta dello Stato abbiamo suggerito ai partiti di opposizione di organizzare un referendum abrogativo al fine di annullare il succitato reddito di cittadinanza. Giorgia Meloni ha aderito per prima al nostro invito e si è dichiarata disponibile a raccogliere le firme indispensabili per indire il plebiscito. Poi alla leader di FdI si è immediatamente aggiunta Anna Maria Bernini, presidente del gruppo in Senato di Forza Italia, idem ha fatto Mariastella Gelmini. A questo punto non ci rimane che raccomandare alle tre signore di essere tempestive nella loro azione contraria alla dissipazione dei soldi pubblici. Leggi anche: "Sull'autonomia potete anche parlare ma poi...". Di Maio, ordine segreto ai suoi: l'ultima porcata Non appena il provvedimento in corso di approvazione sarà stato tramutato in legge, dovrà partire istantaneamente l'iniziativa ostile, ossia il tentativo di raccattare le firme necessarie onde procedere alla cancellazione dei sussidi ai fannulloni, coloro che si girano i pollici anziché sgobbare. La maggioranza dei connazionali è sfavorevole allo sperpero in questione e non farà mancare la propria adesione al referendum, il cui esito oltre a eliminare una ingiustizia sociale enorme, servirà a rilanciare il centrodestra oggi in difficoltà. Ci vuole tempismo, però. Bisogna agire in fretta, istituire banchetti per sensibilizzare i cittadini circa l'utilità di impedire che si cominci a elargire euro a chi non li merita. La salvezza sta nel responso delle urne, il resto è irrilevante. di Vittorio Feltri

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