Meglio o peggio
Ormai gli ambientalisti spopolano. La moda ecologista dilaga in ogni strato sociale e non c' è verso di arginarla. Rassegniamoci a subirne le conseguenze devastanti. Ma ci sia almeno consentito di opporre al catastrofismo imperante alcune considerazioni basate sulla osservazione della realtà. Il surriscaldamento del pianeta è una boiata pazzesca, nel senso che i mutamenti climatici sono sempre avvenuti, in modo altalenante, provocando talvolta disastri, mai però esiziali. Almeno finora. Eppure un grado in più o in meno di temperatura non ha sostanzialmente influito sulla esistenza degli umani. Sorvoliamo su questi dettagli ininfluenti. Esaminiamo piuttosto ciò che è successo negli ultimi 50/60 anni. La mortalità infantile, fenomeno un tempo tragico, si è praticamente ridotta a zero. Mio padre, ad esempio, ebbe cinque fratelli, tra cui due gemelli, che tirarono le cuoia precocemente. Mia moglie ebbe pure due sorelle, entrambe decedute in fasce.
All' epoca era così, un orrore che colpiva quasi tutte le famiglie del Nord e del Sud. La medicina era impotente di fronte a certe malattie.
Oggi non crepa più nessuno nella culla, tranne rare eccezioni. Non solo. L' età media era molto bassa, si andava all' altro mondo intorno ai 50 anni e chi arrivava ai 70 era considerato un matusalemme. Oggigiorno ad oltrepassare le 80 primavere giunge una moltitudine, maschi o femmine che siano. Il benessere è diffuso a qualsiasi livello.
Ogni abitazione ora dispone di un bagno attrezzato quando una volta non esisteva che un cesso privo di vasca e di bidet, il frigorifero era un oggetto misterioso, i nuclei familiari più abbienti godevano di una ghiacciaia funzionante soltanto d' estate allorché si poteva acquistare il ghiaccio dagli ambulanti. Le automobili le possedevano i ricchi, una minoranza sparuta, qualche privilegiato aveva la Vespa o la Lambretta.
Ce lo vogliamo dire che si campava male? La carne si mangiava al massimo la domenica, ci si lavava poco e le case erano piccole, troppo piccole per parentadi numerosi. Tuttavia adesso ci si lamenta di più, ci lagniamo per l' inquinamento immaginario, visto che nella città giudicata più sporca, Milano, le aspettative di vita sono le più lunghe d' Italia. Scrivo queste verità affinché gli ecologisti da strapazzo ne prendano atto e la smettano di ammorbarci con discorsi e recriminazioni improntati a bugie.
Si dà infine il caso che il nostro Paese, nonostante sia infestato dallo smog, come dicono insensatamente gli amici e gli ammiratori di Greta, in Europa sia al vertice della longevità.
Vuol dire che l' aria mefitica fa bene alla salute. E che l' aumento della temperatura ci fa stare coi piedi caldi, quindi ci giova.
di Vittorio Feltri
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Commenti all'articolo
Lupi3210
16 Novembre 2019 - 15:42
È incredibile come si possa fare di tutta l’erba un fascio... facciamo ordine, oggi stiamo meglio? Si. Viviamo più a lungo? Si. si muore di meno? Si. Ergo, questo significa più progresso, più ricerca, più consumo di risorse, più produzione, e quindi più rifiuti e più inquinamento. Non c’è molto da inventare... c’è solo da trovare il modo di sopravvivere a noi stessi..si chiama SVILUPPO SOSTENIBILE
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ERI1517
16 Novembre 2019 - 14:01
Forse il futuro andrà al 50% come dicono gli ambientalisti ed il 50% come dice Feltri & Co. L'idea futuristica proclamata da Greta o Rackete è MIGLIORE di quella caotica della nostra società o quella dei videogiochi, almeno i giovani saranno responsabilizzati su temi come smog, agricoltura, allevamento, consumismo, plastica, riciclo. Poi le 2 pasionarie sono estremiste negli argomenti, noi no.
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fiorellacolosi
16 Novembre 2019 - 11:04
Quando si diventa ricchi si crescono sempre figli viziati, che ne combinano di tutti i colori. Altro che i ragazzi della Prima Guerra Mondiale che invocavano la mamma dalle trincee! Avevano solo 17 anni ed erano già eroi. Si vergognino i gretini di oggi!
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carlo 1749
16 Novembre 2019 - 23:30
E secondo te nelle trincee ci andavano per scelta o perchè costretti ? La maggior parte' di questi poveri cristi si trovavano nelle trincee senza neanche sapere per quale motivo dovevano cobattere. Alcuni sono stati protagonisti di atti di eroismo loro malgrado.. Quanti di quei ragazzi avrebbero evitato di partecipare ad una guerra che non gli apparteneva e a cui furono costretti a partecipare
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