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Paolo Becchi, il governissimo contro il coronavirus: "Per salvarci dovrà sfidare l'Europa sul tetto del 3%"

Giulio Bucchi
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Rispondere all'emergenza coronavirus, mandare a casa Conte e rilanciare l'economia forzando la mano ai rigoristi dell'Unione europea. L'epidemia potrebbe rappresentare per Matteo Salvini l'occasione perfetta: tre piccioni con una fava.   Leggi anche: "Non ha la percezione di quello che sta per arrivare". Virus e rivolta civile, Giorgetti fa tremare Conte Secondo Paolo Becchi, su Twitter, il governo ha mostrato tutti i suoi limiti politici. "Prima sottovalutando il problema del virus, poi con una comunicazione demenziale ci hanno resi gli 'untori' d'Europa, creando, a partire dal turismo, danni economici incalcolabili". Ci vuole una manovra straordinaria di miliardi, spiega l'editorialista di Libero, "che solo un nuovo governo istituzionale può gestire". Misure a pioggia di investimenti pubblici non solo a sostegno dei comuni colpiti dall'epidemia nei "focolai", ma per tutta l'Italia. "Per questo - sottolinea ancora Becchi - è necessario sforare il 3% del deficit. Questo governo non lo farà mai ce ne vuole un altro autorevole che sappia far valere le nostre ragioni in Europa". Il governissimo, ovviamente, sarebbe solo il primo passo: il secondo, arriverebbe dopo le urne. Oggi lo scrive Feltri, noi lo scrivevamo il 15 di febbraio pic.twitter.com/mhiSzXnIBL— Paolo Becchi (@pbecchi) February 27, 2020

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