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L'anatema di Sallusti sulla Casta:"Io in galera, voi sparirete nel nulla"

Alessandro Sallusti

Andrea Tempestini
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  La politica è riuscita a compiere la sua missione e a prodigarsi in una figuraccia storica: hanno (volutamente) peggiorato la legge sulla diffamazione e hanno confermato il carcere per i giornalisti. Tutto merito di un emendamento passato al Senato con voto segreto e proposto dalla Lega Nord. Già, un voto a scrutinio segreto: una vera e propria vendetta della Casta contro la stampa. "Subdoli e arroganti" - Una legge ipocrita, secondo Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale per cui le porte del carcere, a questo punto, si stanno per spalancare. Sallusti ricorda riferendosi a Roberto Maroni (e alla casta tout court) come i politici siano "ossequiosi e melensi quando si tratta di chiedere ai giornalisti marchette ai loro libri e convegni", mentre sono "subdoli e arroganti quando hanno occasione di vendetta". Quindi il direttore si chiede perché Maroni (reato di offesa a pubblico ufficiale, abolito "ad personam") e Roberto Calderoli (per gli scontri che seguirono lo sfoggio della maglietta anti-isola), tra gli altri, non siano mai passati per il carcere. "Fate ridere e pena" - "In attesa di risposte - continua Sallusti nel suo accorato contrattacco - vi dico che mi fate ridere e pena". Uno schiaffo alla politica, ma non "ai vostri elettori, che rispetto". Poi le bordate contro i capigruppo di Pd e Pdl, Finocchiaro e Gasparri, che "si sono trincerati dietro l'anonimato per vendicarsi dei giornalisti che più volte li hanno presi con le mani nella marmellata e a volte nella merda". "Sparirete nel nulla" - L'ex direttore di Libero, infine, lancia il suo anatema contro la casta. "Mi consola che io andrò a San Vittore, ma loro tra pochi mesi spariranno nel nulla dal quale provenivano. Cari senatori, cari deputati - prosegue Sallusti -, lasciate perdere, non è cosa alla vostra altezza. Potete mandarci in galera e rovincarci, ma come diceva un Humphrey Bogart giornalista al potente di turno nel film L'Ultima minaccia: 'E' la stampa bellezza. La stampa! E tu non puoi fare niente'. Proprio niente, vigliacchi senza volto".  

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