Razzi: "Le prostitute fanno opere di bene, sono come una mamma"
E' un Antonio Razzi a 360 gradi quello che questa mattina è intervenuto al programma La Zanzara su Radio 24, condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Il tema non poteva non essere che il sesso e la sua proposta di legge sulle case chiuse, istitutiva della figura dell'operatore di assistenza sessuale (Oas) che è stata depositata in Senato lo scorso 31 marzo. Il senatore di Forza Italia spazia dalle prostitute all'utilizzo dei contraccettivi, dall'arte della seduzione alla prima volta. Il tutto con il solito linguaggio galoppante e con concetti abbastanza scontati. "Se il preservativo si è rotto, puo' succedere che un bambino o una bambina puo' venire, non si sa", considera il parlamentare che affronta la questione sesso sicuro considerando che "se, oppure, stanno malati, possono portare le malattie ad altri: lui la porta a casa, lei ad altri uomini". Ma lei ha mai usato un preservativo, chiedono i due conduttori: "No, mai. E perche' lo devo adoperare?". Razzi e la giovinezza - Poi continua: "Purtroppo quando ero giovane questi posti non ci stavano. In Svizzera siccome ero un gran ballerino, allora 'andando ballando' ne conquistavo di ragazze a centinaia. Oggi, invece i giovani sono effeminati. Io non ho mai usato un preservativo. Allora c'erano uomini veri, gli italiani erano avvantaggiati perchè avevano il 'savarfe'", che in un linguaggio normale sarebbe "savoir faire". Dopo che il senatore abruzzese ha dato lezioni sul preservativo parla delle Oas, le Operatrici di assistenza sessuale che, con l'apertura delle case chiuse, dovrebbero sostituire le prostitute di strada: "Loro fanno un'opera di bene. Magari ci sono tanti uomini che hanno paura di affrontare una donna e vanno lì e si sfogano. I giovanotti che vanno per la prima volta, lo piglieranno pure per i fondelli, ma per la donna ci sarà anche la soddisfazione di, come diciamo noi, sverginare l'uomo. Le Oas fanno quasi da mamma". Poi sottolinea ancora una volta che con le Oas "si risolverebbe il problema del regolare scorrimento del traffico", e in più regolarizzerebbe anche i rischi per le operatrici stesse che avrebbero "l'obbligo di denunciare l'eventuale danneggiamento del profilattico durante la prestazione entro il primo giorno feriale successivo all'evento". Come nasce l'idea - "Questa idea - dice ancora Razzi - mi è venuta in mente perché una volta 'ho passato' sulla Salaria a Roma e 'ne ho visto' di cotte e di crude: erano tutte donne nude con le tette di fuori, una cosa scandalosa". La proposta e' stata presentata sia nel 2006 e che nel 2008 "ma non me l'ha filata nessuno. Meno male che c'e' la Lega che appoggia la mia idea. Dobbiamo salvaguardare le donne che vengono sfruttate, soprattutto dai grandi personaggi".