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Grasso, proposta proibita al M5S"Forza, entrate in maggioranzaE su senatori a vita, "Basta così"

Pietro Grasso

L'ex magistrato auspica che la coalizione passi ad essere 'grandissima' con i grillini e annuncia la lista degli assenteisti di Palazzo Madama

Nicoletta Orlandi Posti
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  Nel momento in cui il governo, a pochi giorni dalla fiducia delle Camere, si trova ad affrontare i primi nodi connessi all'ampia coalizione che lo sostiene, il Presidente del Senato Pietro Grasso lancia segnali di ottimismo, arrivando ad auspicare che la coalizione passi ad essere da 'grande' a 'grandissima', con il coinvolgimento dei Cinque Stelle. Intervistato da Radio Anch'io, l'ex magistrato si dice favorevole a "una legislatura di cinque anni, che cominci con la riforma della legge elettorale che deve garantire rappresentatività dei cittadini e stabilità del governo". Il presidente del Senato ritiene necessario "lavorare per fare entrare anche quelle componenti politiche che adesso sono fuori dalla maggioranza, come il Movimento Cinque Stelle. Sono fiducioso che si possano ri-allargare questi spazi".  I guai giudiziari del Cav - In quanto alle tensioni nella maggioranza, Grasso invita alla calma e a diffidare dai titoli a tutta pagina: "Io sono fiducioso che si possa andare tranquillamente avanti", dice escludendo che, sulla tenuta del governo possano pesare dati 'giudiziari' come la sentenza della Cassazione che ha respinto la richiesta dei legali di Silvio Berlusconi di spostarne i processi da Milano a Brescia: "Io sono un ex magistrato che crede nella giustizia e nei giudici, che devono fare il loro lavoro. Non vorrei mai che ci fossero delle influenze del dato giudiziario su quello politico". Ius soli, ma con criteri seri - Altro tema 'caldo' del dibattito politico è quello dello ius soli. Il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge ha infatti aperto alla possibilità di un ddl del governo che lo introduca in Italia così da riconoscere la cittadinanza ai figli di immigrati che nascono sul territorio italiano. Una posizione che ha suscitato le proteste del Pdl, il richiamo alla "sobrietà nelle dichiarazioni" da parte di Enrico Letta e l'invito "alla calma" da parte dello stesso Grasso che spiega: "Lo Ius Soli andrebbe contemperato dallo Ius Culturae". Nel senso che chi nasce in Italia, per ottenere la cittadinanza italiana, dovrebbe dimostrare di essere culturalmente integrato, con la conoscenza della lingua italiana, delle leggi, dei costumi. "Perchè - avverte il presidente del Senato - il rischio sarebbe di vedere una moltitudine di donne venire a partorire in Italia solo per dare ai figli la cittadinanza italiana".  La lista degli assenteisti - Entrando nel particolare di Palazzo Madama, il presidente del Senato si esprime sul caso degli 'assenteisti' dall'Aula, cioè su quei senatori che troppo spesso non partecipano alle sedute, se non quando è il momento di votare. "Certo, non si tratta di dipendenti che timbrano un cartellino", premette Grasso, "ma il Senato pubblicherà i nomi di quanti sono assenti perchè siano i propri elettori a giudicarli e in politica, si sa, i consensi sono importanti". E sui senatori a vita: "Se ne può anche fare a meno", ha spiegato Grasso per poi aggiungere che "l'istituzione dei senatori a vita risale al periodo regio e può essere eliminata".  

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