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Renzi con la bandana come Berlusconi. E su Bersani: "Mi ha fatto il c., poi era spompo"

Matteo beccato da "Chi" con un look alla Berlusconi. E intanto a Bologna si lascia andare sui giudizi pepati sull'ex segretario Pd

Ignazio Stagno
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 Matteo Renzi come Silvio Berlusconi. Analogia non politica, ma di immagine. Perché il settimanale "Chi" - nel numero in edicola da domani - ha sorpreso il sindaco di Firenze mentre prende il sole indossando una bandana. Non quella originale del Cavaliere, ma una maglietta adattata all'uso. Inevitabile però il paragone con la foto ormai storica di Silvio Berlusconi, nell'agosto del 2004 in Sardegna quando andava a spasso con tanto di bandana con Tony Blair e sua moglie. Matteo Renzi ormai non sa più che fare per farsi notare. La decadence di Matteo dal ruolo e dall'immagine di politico giovane e rampante comincia con la sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi. Giubotto di pelle e look e da Fonzie erano già un chiaro segnale: la svolta finta pop del rottamatore gli avrebbe regalato la leadership del partito, dove serve una qualità su tutte essere abbastanza ridicoli. "Bersani mi ha fatto il c., poi era spompo" Guarda il video su LiberoTv     L'affondo contro Bersani - Intanto dalla festa dell'Unità di Bologna che si è svolta lunedì 2 settembre a Bologna spunta un video-retroscena. Il sindaco di Firenze prima si sofferma su quanto sia stato bravo Pier Luigi Bersani durante le primarie:. "E' stato perfetto, mi ha fatto un c...così, è stato bravissimo, è andato bene, non ha sbagliato una mossa. Poi negli ultimi mesi...o era spompo che ci sta anche...". Lo sfogo è stato captato dall sito bolognese di Repubblica mentre Renzi parlava con il segretario bolognese Raffaele Donini. "Io l'ho visto a Palermo - ha detto Renzi, parlando di una delle uscite in campagna elettorale di Bersani- ed era distrutto, poi c'era Berlusconi che era tornato a fare Berlusconi..." La risposta - Fulminea la risposta di Pier Luigi Bersani. L'ex segretario del Pd si difende dal palco della festa dem di Genova, attaccando le scelte del sindaco di Firenze e commentando un eventuale futuro con Renzi alla segreteria del Pd. ''Non è un'operazione che mi convince, non vedo i contenuti'', dice. "Quello che ho visto ieri di Franceschini non è convincente, perché mi sembrava che ci fosse una diversità di vedute con Renzi su diversi temi", aggiunge poi riferendosi all'endorsment di Dario Franceschini a Matteo Renzi. La bandana? "Starebbe meglio a me che a lui, potrebbe anche permettersi di non portarla...", conclude scherzando. Il Renzi qualunquista - Dopo i giaguari di Bersani e lo smacchiatore che è rimasto sulle mensole del Nazareno, ora è il suo turno. Ospitate, bandane e discorsi banali sono gli ingredienti fondamentali della nuova politica renziana. Antro che "new Labour". Ormai Renzi ha virato verso il qualunquismo. Durante la festa Pd, nel duello a distanza con Letta dal palco di Forlì aveva detto: "Di fronte al gorillaio e al teatrino dell politica italiana è naturale che uno stia zitto''.  Renzi ha ironizzato sul ''gorillaio'' composto da ''falchi e colombe'', una ''pitonessa'', il ''tacchino'' evocato in campagna elettorale da Pier Luigi Bersani. Un ''teatrino'', ha detto, che ''allontana le persone'' dalla politica e ''allora e' naturale che uno stia zitto, che non si preoccupi di questo''. Dunque Renzi ora vuole apparire come un battitore libero. Un pò come era proprio Grillo quando cominciava a tirare su l'armata a Cinque Stelle. Salvo poi essere l'emblema del "bla, bla, bla" della politica che porta ad un solo risultato: fatti zero. (I.S.)

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