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Fabio Fazio, la grana Orietta Berti: "Gli ho telefonato, cosa mi ha detto". Poi sputtana i comunisti

Giulio Bucchi
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Triste quel paese che fa polemica in campagna elettorale su Orietta Berti. Eppure, così è l'Italia, se vi pare. Succede che la cantante di Fin che la barca va, su Radiouno, faccia pubblicamente ammissione della propria simpatia umana e politica per Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Succede spesso nel mondo dello spettacolo, con attori, attrici, cantanti e presentatori pubblicamente che fanno spesso sfoggio delle loro preferenze. Ma stavolta c'è di mezzo la Rai, perché la Berti è anche ospite fissa di Fabio Fazio a Che tempo che fa. E così il Pd chiede ufficialmente di farla fuori e Di Maio, in tutta risposta, prima pubblica una sua foto abbracciato alla Berti e poi un bel video in auto, con Fin che la barca va che spunta dall'autoradio. Roba tragicomica, insomma, se non fosse che per molti politici è questione seria. E allora forse basta l'ironia di Orietta a far piazza pulita. Emiliana della comunistissima Cavriago, la Berti ha papà ultra-cattolico e mamma partigiana. Peppone e Don Camillo, insomma. "Ero sempre presente alle Feste dell'Unità - ha sottolineato con orgoglio al Fatto quotidiano -. Al partito ho fatto guadagnare un sacco di soldi con i miei spettacoli, e anche io ne ho tratto vantaggio. Ed ero contenta quando, finito di cantare, mi chiedevano di metter giù qualcosa per i compagni. E sottoscrivevo, perché mi sembrava giusto". E ora che fanno i comunisti (ex?) del Pd, la cacciano? Chiamateli, se volete, "compagni che sbagliano". E Fazio che farà? "Gli ho telefonato subito - ha confidato al Corriere della Sera -, mi ha detto di non preoccuparmi". Stasera, spiega, "mi presento in studio come niente fosse". Certo è, conclude amara, "che se la Rai mi cacciasse per una cosa così vorrebbe dire che siamo davvero messi male".

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