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Fazio frigna con Repubblica, ma loro lo sgretolano: "Perplessita dell'Anac sul compenso in Rai"

Fabio Fazio

Alessandra Menzani
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Il compenso di Fabio Fazio scalda gli animi ormai da mesi. E adesso più che mai. Dopo la pubblicazione di un'anticipazione di Repubblica secondo cui Raffaele Cantone, capo dell'Anticorruzione, avrebbe bocciato lo stipendio del conduttore la Rai, lo stesso Fazio con una lunga lettera inviata al direttore Mario Calabresi del quotidiano ha precisato che dall'Anac non è arrivata nessuna bocciatura. “La delibera di cui ho preso visione  non riguarda in alcun modo il mio stipendio", dice il conduttore di Che tempo che fa, programma che in termini d'ascolto non sta brillando. Per approfondire leggi anche: Fabio Fazio, contratto nel mirino della Corte dei conti "Il tema a cui l'autorità dedica la propria attenzione è la procedura tecnica e le cadenze temporali seguite dalla Rai per il rinnovo del mio contratto. Tutto ciò – ribadisce – non ha niente a che vedere con il mio compenso…”. Nella lettera, il conduttore fa anche presente che neppure il secondo punto della delibera dell'Anac “contesta il mio compenso, ma si limita a ritenere sussistenti possibili rischi che la ma trasmissione non consegua l'equilibrio costi-ricavi”.   Ma il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari non perde l'occasione per una controreplica scritta da Goffredo De Marchis, lo stesso giornalista che aveva scritto il primo pezzo contro Fazio. "Prendo atto della ricostruzione di Fabio Fazio che nulla toglie al contenuto dell'articolo. E confermo che l'Anac ha inviato la delibera alla Corte dei conti evidenziando, come dice l'autorità anticorruzione, perplessità sulla giustezza dei costi/ricavi preventivi del contratto".

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