Virginia Raggi, la bomba della grillina Grancio: "Cacciata da un Movimento 5 Stelle avvelenato di potere"
Sospesa dal Movimento 5 Stelle, riammessa e cacciata di nuovo. Cristina Grancio, consigliera comunale di Roma, su Facebook accusa di essere rimasta vittima di un Movimento "avvelenato dal potere". La "portavoce" Grancio è finita schiacciata dalla vicenda del nuovo stadio della Roma, una storia che, spiega lei, "ci racconta due cose": "La prima è che il M5s deve ancora imparare tutto in tema di democrazia e rispetto per le persone che manifestano correttamente idee anche diverse, ma collaborative". "La seconda cosa vale per me e ne sono fiera: ho sempre tenuto la schiena dritta e ho mantenuto fede alle promesse e ai patti con i cittadini romani. Ora proseguo il mio compito del Gruppo Misto". La Grancio era stata nominata vicepresidente della Commissione Urbanistica e il suo No allo stadio romanista a Tor di Valle era una opposizione pesante, evidentemente intollerabile per la giunta di Virginia Raggi che su questo tema si sta giocando buona parte della propria (scarsa) credibilità. GUARDA LE FOTO - La Raggi lascia tutti a bocca aperta: come si presenta alla serata di gala "Nella commissione urbanistica che esprimeva parere positivo per la realizzazione dello stadio a Tor di Valle - ha ricordato lei -, esprimo perplessità sulla proprietà dei terreni ed altro ancora, e non partecipo alla votazione in commissione e in consiglio, proprio per non assumere una posizione politica contraria al mio gruppo. Per questa mia posizione di suggerimento alla prudenza e all'approfondimento dei fatti, immediatamente dopo la riunione in Commissione vengo sospesa". Nonostante il tribunale accolga il suo ricorso, la Grancio di fatto non viene mai reinserita nel gruppo pentastellato. "Anzi si aggravano la volontà e i comportamenti del gruppo per emarginarmi e impedirmi qualsiasi confronto. Totale preclusione anche al mio lavoro di competenza. Un esempio: non viene mai presa in considerazione la mia articolata proposta di presentazione di delibera consiliare, che ha come tematica la “problematica del condono edilizio". La parola fine della sua avventura grillina arriva il 12 aprile: "Esclusione della consigliera Cristina Grancio da Gruppo Capitolino M5S".