Daniela Santanché, la stangata: Visibilia deve riassumere subito tutti i giornalisti licenziati
Il gruppo Visibilia, Visibilia Magazine srl in liquidazione e Visibilia Editore Spa, dovrà “reintegrare immediatamente” i giornalisti dei settimanali Visto e Novella 2000 che hanno fatto ricorso contro il licenziamento collettivo. Lo ha deciso il Tribunale del Lavoro di Milano che ha condannato il gruppo editoriale di Daniela Santanchè anche alla corresponsione degli stipendi dal momento del licenziamento a quello della reintegrazione in servizio e al pagamento delle spese legali. Lo rende noto, in un comunicato, l'Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) specificando che il giudizio favorevole giunge a quasi un anno dal licenziamento dei giornalisti. Dimitri d'Asburgo Lorena, del cda di Visibilia Editore, “contesta in fatto e diritto la sentenza. In una causa analoga – spiega – abbiamo vinto”. “Nell'estate del 2017 – scrive il sindacato – Visibilia aveva interrotto l'applicazione della Cassa integrazione in essere dichiarando l'insostenibilità economica della propria attività, avviando la messa in liquidazione della Magazine e aprendo la procedura di mobilità per tutti i dipendenti. Un comportamento, questo, contestato dal sindacato dei giornalisti. Leggi anche: Santanchè, pettinatura anni '50: in tv ci arriva così Alg e Fnsi nell'ambito della procedura di licenziamento collettivo hanno infatti sempre denunciato l'utilizzo strumentale della liquidazione della società e della messa in mobilità dei giornalisti in quanto la pubblicazione delle testate Visto e Novella 2000 è continuata fino ad ora: ma appaltando all'esterno il lavoro giornalistico”. “Viene così a cadere il ‘modus operandi' promosso da Visibilia – sottolineano Alg e Fnsi -. Licenziare per produrre i settimanali senza giornalisti assunti”.