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Roberto D'Agostino scartavetra Furio Colombo: "Io portavoce di Salvini? Meglio che portaborse di Agnelli"
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Dal palco di Capalbio Roberto D'Agostino aveva umiliano Furio Colombo, a pochi metri da lui in platea. L'ex direttore dell'Unità, oggi pregiato editorialista per il Fatto quotidiano, aveva appena finito di attaccare Matteo Salvini per il caso Diciotti e Mister Dagospia gli aveva ricordato, in maniera brutale, come sono soliti comportarsi i radical-chic con i migranti. Colombo ha atteso pazientemente fino a oggi per replicare a D'Agostino, definendolo sul Fatto, in pratica, l'ufficio stampa di Salvini. E Dago non si fa pregare, rendendogli pan per focaccia. Innanzitutto, definisce quello di Colombo "un delirio mentale". E poi, secco: "Meglio essere il portavoce di Salvini che il portaborse per anni di Gianni Agnelli (non tutti i ciambellani riescono col buco)...". Alla prossima puntaa. O è finita qua, gioco-partita-incontro? Dago al premio Capalbio Un post condiviso da @ dagocafonal in data: Ago 25, 2018 at 11:44 PDT
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"The good shepherd", De Niro alla sua seconda regia offre un ritratto convincente
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