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Alessandro Sallusti avverte Salvini e Di Maio: "Siete contro l'Europa e la regalate a Putin e Trump"

Caterina Spinelli
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Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, si è pronunciato e ha invitato il governo gialloverde ad agire con cautela, soprattutto nei confronti dell'Europa. Un monito che a Matteo Salvini è andato di traverso, ma che secondo il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, sarebbe un avvertimento da prendere in considerazione. "C'è qualcuno che ha tutto l'interesse di destabilizzare l'Europa. Saranno Putin e Trump, che cercano di mettere il loro zampino, più o meno occulto, nella crescita di movimenti che tendono a disgregare l'unione del vecchio continente, visto da entrambi come un concorrente se non pericoloso quantomeno fastidioso?", si domanda il direttore. Ma non solo, perché per Sallusti al grido di "prima l'Italia" in realtà "stiamo regalando senza saperlo pezzi di Europa alle due storiche superpotenze, America e Russia, in cambio di non sia bene che cosa". Leggi anche: Se Mario Draghi ha parlato, un motivo c'è e lo spiega proprio Sallusti Il giornalista ha spezzato una lancia a favore del presidente della Bce: "Draghi non parla mai a sproposito e se questa volta ha detto più del solito è perché conosce bene le opinioni e le intenzioni delle comunità politiche, economiche e finanziarie nel caso l'Italia dovesse forzare la mano oltre misura sul rispetto dei patti e dei trattati, passando dalle parole minacciose ai fatti. Fatti, tipo una manovra economica al di sopra delle nostre possibilità, così come fece la Grecia - continua il direttore - un paese con forti difficoltà economiche che, sull'onda della vittoria elettorale del partito nazional-populista, sfidò l'Europa, pensando di potersi risollevare da solo, per poi invece tornare in ginocchio".  Leggi anche: "Il Pd è finito, ma la sinistra no, state attenti" lo avverte Sallusti "Dovremmo - conclude Sallusti - preoccuparci più per la crescita del differenziale dell'Italia (il cosiddetto spread) con la Spagna, che di quello con la Germania, perché indice di grandi ritardi a parità di occasioni". Un chiaro messaggio rivolto a Salvini e Di Maio, che li esorta a fidarsi dell'italiano Mario Draghi, piuttosto che dei sondaggi. 

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