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Marcello Veneziani a Matteo Salvini: "L'Ue vuole mettervi contro il popolo, così crolla il sovranismo"

Caterina Spinelli
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"Il Paese è in balìa di quel panico che è di solito alle origini delle catastrofi". Marcello Venziani invita Matteo Salvini a stare in allerta: "Il suggerimento sottinteso che viene dato dall'Ue è il seguente: l'Italia ha un debito record ma, come voi dite, è solido il sistema-italia, ha beni, risparmi, proprietà private. Bene, allora mettete mano a quelli, con una patrimoniale, prelievi forzosi, blocco di capitali, tasse sulle case, obbligo d'investire in titoli pubblici, o quel che volete voi. Ovvero trovate i soldi nelle tasche degli italiani, così pagate almeno gli interessi sul debito (che non potrà mai essere estinto, è come il peccato originale ma non ce lo toglie nessun battesimo). E allo stesso tempo vi inimicate il popolo che vi sostiene. Così buonanotte al populismo, al sovranismo e a tutte le menate" scrive sul Tempo. Così facendo, per il giornalista, si finisce come la Grecia che ha dovuto subire, onde evitare di ridurre il paese in miseria, i diktat della Trojka. Leggi anche: Marcello Veneziani e la sentenza sulla sinistra L'Europa ha dato il via a una guerra che mira al governo gialloverde: "Loro dispongono di poteri e alleanze che voi neanche vi sognate, agiscono per mandarvi fuori strada. Voi e il vostro paese, se vi segue - prosegue Veneziani -. A questo punto io ho paura della paura. Ho paura cioè del panico che stanno instillando nella gente, nelle notizie che fanno circolare, nelle annunciate fughe di capitali all'estero, conti prosciugati e così via. Perché sono quei fatti e soprattutto quelle psicosi agitate a produrre guai seri, reazioni a catena; a gettare i paesi nel caos e nella disperazione". Leggi anche: Veneziani: "Renzi? Il suo ritorno è impossibile" E allora quale sarebbe la soluzione migliore? "Andare alla guerra, cercare alleati anche fuori d'Europa, gli haters non sono il popolo, e il popolo vi dà ragione in tempo di pace ma quando c'è il panico e la casa brucia non stanno lì a spegnere il fuoco e ad attaccare chi l'ha appiccato, ma mirano a mettersi in salvo. È umano, e da questo punto di vista gli italiani sono più umani degli altri - conclude -. Non si può dichiarare guerra al mondo e rispondere alle armi micidiali messe in campo dal Nemico coi tweet, gli scarponi e le manine. Del resto chi sfida l'Europa dovrebbe avere spalle larghe, che qui non vedo". 

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