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Marco Travaglio peggio di Alessandro Di Battista, un delirio totale: "Golpisti, padroni e Matteo Salvini"

Davide Locano
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Toh che caso, oggi Marco Travaglio attacca Matteo Salvini. Sul Fatto Quotidiano ultra-grillino, il copione si ripete ogni giorno: il direttore pentastellato si scaglia contro il leghista, "reo" di erodere consensi al M5s. Nel dettaglio, oggi, Travaglio se la prende sia con Salvini sia con il quotidiano La Stampa. Perché? Entrambi sono favorevoli alla Tav, dunque Travaglio con il consueto e lunghissimo pippone fa notare come La Stampa attacchi Salvini per gran parte delle sue politiche ma non per le posizioni sulla Tav. Siamo al delirio, insomma: Travaglio, probabilmente, non comprende come le posizioni possano essere sfaccettate e non fideistiche, come le sue nei confronti dei grillini. E nell'editoriale, il direttore grillino, piazza passaggi davvero surreali, tipo: "La Stampa è Sì Tav, e Salvini pure. La Stampa sta col partito degli affari nascosto dietro sette madamine, e Salvini pure. La Stampa adora il golpista massone venezuelano Guaidò (sic, roba che neppure Alessandro Di Battista, nda), e Salvini pure. La Stampa, come i suoi padroni, vuole che non cambi nulla, e Salvini pure". Poche righe che condensano tutto il delirio travagliesco di questa domenica. Leggi anche: "Come moriremo": Travaglio asfaltato da Sallusti

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