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Bruno Vespa massacra Emilio Fede e ne ha pure su Pertini

Maria Pezzi
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Bruno Vespa festeggia cinquanta anni con il servizio pubblico. Dal Tg1 a Porta a porta, il giornalista ha raccontato la storia d'Italia attraverso la sua macchina da presa. Alla Stampa, che lo intervista, Vespa rivela quale è stato il momento più duro. La morte del piccolo Alfredino di Vermicino. "Ero totalmente contrario a quella interminabile diretta. Pregai il direttore Emilio Fede di sospenderla perché mi parevano tutti impegnati a lucrare sulla pelle di un povero bimbo", dice il giornalista, che colpisce duro: "Pure il presidente Pertini, che fu un vero eroe della Resistenza, uno dei pochi che l' ha fatta davvero, ma a Vermicino voleva essere il primo ad abbracciare Alfredino, che invece morì. Pertini non amava i bambini, amava le telecamere. La diretta andò avanti e io me ne tirai fuori, tornai a casa". Per approfondire leggi anche: Emilio Fede, come è ridotto oggi Dicono che il servizio pubblico, sia morto con Vermicino. In un certo senso, è vero. 

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