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Giulia Bongiorno sui presunti fondi russi: "È tutta una trappola, Savoini non parlava per mandato di Salvini"

Caterina Spinelli
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L'avvocato Giulia Bongiorno non ha dubbi: "quella dei fondi russi è una trappola per incastrare la Lega". Ospite a In Onda su La7, la leghista risponde al conduttore David Parenzo: "Savoini era lì e parlava di Salvini, non per mandato di Salvini, è una cosa molto diversa". In quello che viene definito "l'affaire Metropol" per il quale c'è un'inchiesta della procura di Milano che indaga da mesi per corruzione internazionale, la Bongiorno dice: "Era un colloquio pour parler, prima i soggetti dovevano essere due, poi quattro, poi c'era Eni. Insomma, non si sa nemmeno chi sono i tre russi e i due italiani. Di cosa stiamo parlando?".  Leggi anche: Salvini ironico sul palco fa riferimento ai presunti fondi russi: "Lo dico gratis" A mettere in moto queste indagini è stata la pubblicazione di un audio, prima da parte dell'Espresso ( a febbraio) e ora dal sito americano BuzzFeed, appartenente all'incontro del 18 ottobre 2018 all'hotel Metropol di Mosca. Nella registrazione compaiono tre russi che hanno a che fare con il petrolio e tre italiani che parlano del futuro dell'Europa e del ruolo chiave del "Trump europeo", identificato con Matteo Salvini.

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