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Carlo Nordio svela la forza e la debolezza di Matteo Salvini: "Rischia la marginalizzazione"

Cristina Agostini
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"La forza e la debolezza di Matteo Salvini risiedono, in buona parte, nella capacità di comunicazione. Sull'immigrazione è stato efficace, ma nel contempo ha esagerato in altri settori. La frase 'se mi danno i pieni poteri' gli è costata più di una battaglia perduta. Una 'ubris' che ha afflitto molti nostri politici da Craxi a Renzi, e che si paga". Carlo Nordio, in una intervista a ItaliaOggi parla degli sbagli del leader della Lega che ha provocato la crisi di governo ed è finito all'opposizione: "Un altro errore è stato l'eccesso di antieuropeismo. L'Europa è nata male e cresciuta peggio, ma questo matrimonio è ormai indissolubile, il divorzio sarebbe impraticabile e quindi all'aggressività deve subentrare una sapiente, anche se ferma, azione diplomatica. E qui anche il linguaggio conta molto. In questo senso l'estromissione dal governo può essergli utile per riflettere sugli errori passati". Ora al Viminale, al posto di Salvini c'è Luciana Lamorgese, "una personalità tecnica eccellente, di grande preparazione ed esperienza. Ma dovrà ubbidire a scelte politiche. Ed il fatto di aver rinunciato a un ministro politico dimostra che il governo non è omogeneo nel settore", sottolinea l'ex procuratore aggiunto di Venezia. Pd e Movimento 5 stelle, aggiunge Nordio, "sono forze assai eterogenee, l'alleanza potrebbe anche fallire clamorosamente. In quel caso Salvini potrebbe tornare protagonista sulla scena politica". Perché ora rischia di tornare minoranza: "La marginalizzazione deriva dal fatto che dicevo prima: troppa aggressività emotiva nell'attaccare un'Istituzione dalla quale non possiamo più prescindere, l'Unione europea. E anche nel sottovalutare le reazioni dei mercati, che non sono governati da poteri finanziari diabolici e occulti, ma semplicemente dalla redditività degli investimenti e dall'affidabilità del debitore. I mercati sono neutrali, ma se tu proclami che l'entità del deficit ti è indifferente la fiducia cala, lo spread sale, e gli interessi da pagare aumentano. Sotto questo profilo Salvini dovrebbe essere più realista". 

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