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Greta Thunberg rifiuta il premio e 46mila euro: non poteva usare quei soldi per l'ambiente?

Maria Pezzi
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Maleducata e fessacchiotta. Greta Thunberg dice di no al premio ambientale assegnato ogni anno dal Nordic Council. Un gesto polemico nei confronti dei paesi nordici che, secondo la 16enne svedese, potrebbero fare molto di più. “Il movimento per il clima non ha bisogno di altri premi. Ciò di cui abbiamo bisogno è che i nostri politici e le persone al potere inizino ad ascoltare gli scienziati”, ha esordito Greta su Instagram. Un discorso che vale per l'Europa come per gli altri paesi occidentali: inclusi Svezia e Norvegia, nonostante quest'ultimi siano già molto più avanti rispetto a tante nazioni. La cosa pazzesca è che ha detto di no a 46mila euro. Che magari potrebbero risultare utili per le campagne ambientaliste di cui lei è sostenitrice.  “I paesi nordici hanno una grande reputazione in tutto il mondo quando si tratta di problemi climatici e ambientali. Le belle parole non mancano mai. Ma quando si tratta delle nostre emissioni effettive e delle nostre impronte ecologiche pro capite, se includiamo il nostro consumo, le nostre importazioni, nonché il trasporto aereo e il trasporto marittimo, allora è tutta un'altra storia”. Leggi anche: Antonio Ricci sbeffeggia Greta Citando i dati del il WWF e Global Footprint Network, ha criticato le Nazioni del Nord per le emissioni inquinanti rilasciate. “In Norvegia, ad esempio, il governo ha recentemente rilasciato un numero record di permessi per cercare nuovo petrolio e gas”, ha spiegato la sedicenne.  

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