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Mes, finisce a sedie sfasciate alla Camera. Il leghista Belotti da solo contro tutto il Pd

Giulio Bucchi
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In Parlamento si "discute" di Mes e finisce a sedie sfasciate. Il leghista Daniele Belotti, fuori di sé dalla rabbia, durante il parapiglia che si è scatenato a Montecitorio nel tardo pomeriggio scaglia una sedia di uno stenografo. È il momento più eclatante di uno scontro politico al calor bianco. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri parla di documento "inemendabile", Lega e FdI insorgono scagliandosi contro il premier Giuseppe Conte, che aveva garantito come non ci fosse "alcun accordo firmato" dall'Italia. Claudio Borghi, presidente (leghista) di Commissione bilancio della Camera, pensa addirittura di accusare Conte di "eversione", Giorgia Meloni di "vergogna". Leggi anche: "Questa è eversione". Clamoroso Borghi: vuole denunciare Conte sul Mes Il dem Piero De Luca capovolge l'accusa: "Il Mes porta la firma del governo gialloverde e quindi di Matteo Salvini". A quel punto, urla e fischi dai banchi della Lega con Belotti, raccontano i testimoni alle agenzie di stampa, che "si lancia in picchiata dai banchi della Lega e, prima ancora di scontrarsi con Emanuele Fiano e gli altri deputati del Pd che hanno alzato una barricata umana, travolge e spacca una poltrona utilizzata dagli stenografi d'aula". Seduta, ovviamente, sospesa.

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