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Ferrara: "Le nove vite di Berlusconi"

Giuliano Ferrara

Il direttore de "Il Foglio": Vi racconto le nove vite del Cavaliere. Che errore ritenerlo finito..."

Andrea Tempestini
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Passione pura, quella di Giuliano Ferrara per Silvio Berlusconi, tanto che l'Elefantino in un lungo articolo su Il Giornale premette: "Oggi parlerò in modo apologetico di Berlusconi, come fosse Babbo Natale". Poi il direttore si spende in lunghissimo excursus sul Cav, sulle sue "nove vite" e sul perenne errore di ritenerlo finito. "Quante volte Berlusconi è finito politicamente?", si chiede. Quindi ricorda tutti i funerali che furono celebrati. Si parte dal 1993 e da Cossiga, che "con affatto persuasivo, lo sconsigliò di farsi avanti, gli disse che i partiti avrebbero fatto di lui polpette". Insomma, scrive Ferrara, "prima di cominciare, Berlusconi era già finito". Dini traditore - Si passa poi al primo governo del 1994, che "fu come una lunga sessione del Consiglio dei ministri riunita a Fort Alamo". Nel frattempo "i giornali della borghesia italiana e i portavoce dei potenti dell'epoca facevano a gara a sputtanarlo". Quindi arrivarono i contrasti con la Lega Nord. Questa fu "la terza tappa. Questo Berlusconi non finiva di finire che era appena cominciato". Quindi la crisi del suo primo governo, caratterizzata dal tradimento di Lamberto Dini, che "divenne presidente del Consiglio in virtù di un compromesso con il Cavaliere tutelato dal Quirinale". Insomma, per molti "Berlusconi era già finito una quarta volta, divorato dai manovratori sopraffini della politica di palazzo". Scalfaro e Prodi - Si passa poi al 1996, "quando Scalfaro in base ai sondggi decise che era ora di mettere al governo l'Ulivo di Prodi e D'Alema". Il Cav cercò di fermare il blitz insieme a Gianfranco Fini, ma "Fini bloccò il tentativo e Berlusconi politicamente finì per la quinta volta". Poi perse le elezioni: "Sesta scomparsa del carissimo Berlusconi". E ancora: "Sembrava per la settima volta finito, mentre a Prodi succedevano D'Alema per una passeggiata militare nel Kosovo, Amato per il servizio indefesso allo Stato e Rutelli come candidato nel 2001". Ma non tutto andò come previsto: ricucì con la Lega e vinse le elezioni. Tempi recenti - Ferrara continua: "Poi è finito e ri-finito molte volte", colpito da Fini e Casini. Nel 2006 l'ottava "morte", con la sconfitta alle elezioni. "Il resto della storia è troppo recente per essere ora ricordato", aggiunge l'Elefantino. Si passa per la "rivincita plebiscitaria del 2008" fino ad arrivare ai "nuovi processi, all'attacco alla vita privata eccetera. Quante altre volte è finito Berlusconi prima della sua ultima ruina? Una dozzina almeno, e il conto sale paurosamente". Ma Ferrara avverte: "Suggerisco a tutti prudenza. Berlusconi è finito troppe volte perché il giudizio sulla sua condizione presente non debba essere sospeso, con un sano e un ragionevole scetticismo".

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