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Marxista parla con CasaPoundI compagni lo vogliono linciare

Filosofo e comunista, accetta l'invito del gruppo di destra. Poi minacce e insulti

Nicoletta Orlandi Posti
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Succede che uno risponda alla chiamata di un numero sconosciuto e dal telefono  esca una voce rabbiosa: «Sei un fascista di merda». Il fatto è che a essere insultato non è un nostalgico in camicia nera, ma un intellettuale che si definisce «comunista nel senso di Marx» e «allievo di Gramsci». Si tratta di Diego Fusaro, ricercatore di Filosofia all'Università San Raffaele di Milano, traduttore di moltissime opere di Marx e autore di un volume dal titolo  inequivocabile: Bentornato Marx! Rinascita di un pensiero rivoluzionario. Fusaro - noto al pubblico televisivo  per una serie di apparizioni catodiche durante le quali ha esposto le sue tesi contro l'Euro  - è stato invitato a tenere una conferenza a Roma, prevista per il prossimo 21 febbraio. Una conferenza sul suo amato Karl Marx. Il problema è che a invitarlo sono stati gli esponenti di CasaPound.   Da lì, il diluvio. Sul suo profilo Facebook, via mail, sui siti internet della cosiddetta area «antagonista» hanno cominciato a piovere insulti e, soprattutto, minacce. Fusaro ha ricevuto telefonate intimidatorie, sul web c'è chi gli promette pugni, bastonate e persino fucilazioni sommarie. Poiché ha accettato l'invito a dialogare con i fascisti di CasaPound, è diventato a sua volta un «fascista di merda» da punire, possibilmente a legnate. Il «giornale comunista online» Contropiano.org scrive che Diego Fusaro non ha «nessun valore». E precisa: «Persino Marx perse un intero anno della sua intelligenza per “sputtanare” un tale che era soltanto una spia da quattro soldi (“Herr Vogt”), per cui non era necessario alcun pensiero, ma soltanto un paio di bastonate». Già, bisogna «sputtanare» le «spie da quattro soldi». Per uno che parla con i fascisti servono solo «un paio di bastonate». Anche se il diretto interessato è un filosofo marxista. L'associazione comunista toscana Antiper ha indirizzato al giovane ricercatore una lunga lettera in cui si legge: «Gli errori che vengono corretti in tempo si possono ed anzi si devono perdonare; invece, perseverare nell'errore non sarebbe perdonabile e credi, quello che stai facendo è un grandissimo errore, un errore di cui, se sei in buona fede, sicuramente ti pentirai quando sarà troppo tardi; se invece non sei in buona fede, allora non fare nessuna autocritica, vai pure avanti. Di nemici, sulla strada della trasformazione rivoluzionaria del mondo ne abbiamo e ne avremo tanti». Insomma, basta accettare un invito a CasaPound per diventare un nemico del popolo, uno che - rifiutando di fare autocritiche - merita di finire nelle liste di proscrizione. Sapete qual è il bello? Eccolo: «Ho tenuto una conferenza ad Antiper qualche tempo fa», spiega Fusaro a Libero. «Una conferenza su Marx. Da loro ho detto le stesse cose che avrei detto a CasaPound. Però se lo dico da loro va bene, se lo dico a quelli di CasaPound no. In nome dell'antifascismo applicano con me un atteggiamento che non esito a definire fascista».     Se non ci fossero di mezzo minacce e intimidazioni, ci sarebbe da ridere. «Mi occupo da anni di Marx e di marxismo», dice Fusaro. «Porto avanti da sempre ideali di emancipazione umana, gli stessi ideali per cui Marx ha lottato tutta la vita.Sono un filosofo e sono tenuto a dialogare con chiunque me lo chieda, altrimenti è la fine della filosofia. Ve lo immaginate Socrate che rifiuta di dialogare con uno perché “con i fascisti non si parla”? Io sono antifascista, anche a CasaPound manterrei la mia visione. Sono talmente sicuro delle mie ragioni che non ho paura di confrontarmi con chiunque. Credo nell'uguaglianza degli uomini e nell'esigenza di un mondo di individui liberi e uguali. Ho sempre parlato con tutti: con Rifondazione, col Pd, con Forza Italia».  Ma questo ai compagni militanti non piace. Anzi, sono convinti - come hanno scritto al giovane filosofo - che un paio di pugni gli farebbero bene alla salute.  «Ho contattato Diego Fusaro», spiega Adriano Scianca - a sua volta filosofo e responsabile culturale di CasaPound, «per un dibattito su Marx. È il filosofo del momento, ci interessava discutere le sue tesi. Appena abbiamo pubblicato la locandina dell'evento, è iniziato il tam tam su internet, con insulti e minacce verso di lui da parte di un'area  a cui lui, almeno intellettualmente, dovrebbe essere organico. Sui nostri siti, invece, si esprimeva soprattutto curiosità. Noi di solito abbiamo una parte di pubblico di destra più estrema che talvolta non capisce queste iniziative. Ma stavolta non ci sono state particolari reazioni». I presunti «fascisti di merda» cercano il confronto. Gli amici comunisti promettono bastonate.  A CasaPound, il 21, la conferenza su Marx si terrà comunque. Sia che Fusaro decida di partecipare sia che, per non rischiare che il clima peggiori, decida di restare a casa. Sembra di essere negli anni di piombo. Com'è che diceva Marx? Ah, già: la storia si ripropone come farsa. di Francesco Borgonovo

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