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Roberto Burioni "cazz***o, al rogo pure lui". Marco Travaglio perde il controllo per difendere Conte

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Per difendere Giuseppe Conte, Marco Travaglio arriva a dare del "cazz***o" non solo a Matteo Salvini (ci eravamo abituati) ma pure a Roberto Burioni, il virologo in prima linea nella comunicazione sul coronavirus. Forse rientra anche lui nella schiera dei "divanisti" che il direttore del Fatto quotidiano accusa di buttare fumo negli occhi degli italiani, sminuendo il lavoro encomiabile del premier. E così, dopo gli sfottò al leader della Lega e a Giorgia Meloni, ecco il gran finale dell'editoriale di Travaglio, dedicato appiunto a Burioni. 



"Siccome non c'è limite al peggio - scrive il direttore -, un sedicente Patto trasversale per la scienza, ultimo travestimento di Burioni&C., diffonde una 'diffida legale' alla virologa Maria Rita Gismondo invitandola ad abiurare pubblicamente alle sue convinzioni che costituirebbero il reato di 'notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico'. In attesa che si allestiscano le pire per la nuova caccia alle streghe, segnaliamo a Burioni un cazz***o che il 2 e l' 11 febbraio dichiarava: 'In Italia il rischio è 0. Il virus non circola', 'Dobbiamo avere paura del coronavirus così come abbiamo paura dei fulmini'. Il suo nome è Burioni: al rogo anche lui". Qualcuno segnali a Travaglio che il paziente 1 di Codogno risale al 22 febbraio, e che dal giorno dopo il virologo ha iniziato a martellare sui social e in tv sulle misure da prendere. La colpa di Burioni, forse, è quella di non essere un veggente.

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