Cerca
Cerca
+

Bollette alle stelle, Giampiero Mughini sbrocca: "Quei killer non mi devono rompere i cog***", chi massacra

  • a
  • a
  • a

"Caro Dago, succede che io viva in una casa grande, che è assieme la mia casa e il mio studio professionale dove contenere la mia biblioteca di lavoro, e dunque che il consumo di luce e gas vi è notevole. Tanto che sino a poco tempo fa pagavo ben tre bollette distinte e separate, due all’Acea e una all’Eni. Dopo anni che altri gestori mi rompevano i co**** a supplicarmi di passare con loro (telefonate a ora di pranzo pressoché quotidiane) mi sono arreso alla comodità di portare le tre bollette a due e dunque di pagarle a un unico gestore, l’Enel. Naturalmente non penso che risparmierò un solo euro, solo penso di ridurre il numero di bollette e le relative pratiche di pagamento", scrive Giampiero Mughini sul caso rincaro bollette.

 

 

 

"Solo che a vedersi sfilare di mano un tale pollo, quelli dell’Acea hanno cominciato a dar di matto. Sotto forma di anche due telefonate al giorno in cui mi supplicavano di recedere dalla mia decisione e questo con l’offrirmi sconti apparentemente spaventosi. Anche due persone al giorno da loro pagate per supplicare il pollo di continuare a fare il pollo. Dopo quasi un mese ho cominciato a minacciare quelli che mi telefonavano. Dopo un mese e mezzo finalmente niente più telefonate", rivela.

 

 

Insomma Mughini non sopporta di essere messo nel mirino dalle società: "Possibile che uno come me diventi per le Società produttrici di luce e gas quel che Brigitte Bardot era per noi ventenni dei Sessanta? Possibilissimo eccome, e tanto più che si annuncia un aumento vertiginoso dei costi di quelle bollette e solo adesso qualcuno al governo sembra che se ne sia accorto. Solo vorrei che da adesso alla fine dei miei giorni nessun killer telefonico mi rompesse i co**** a ora di pranzo. Solo questo chiedo al Destino a Dio o a Allah o a chiunque altro del loro rango", conclude.

 

 

Dai blog