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Gerard Depardieu, "Putin come Giovanni Paolo II"? Il tentativo disperato dell'attore: come prova a salvarsi la faccia

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Tra i convertiti, ora figura anche Gerard Depardieu: uno dei più grandi e storici ammiratori di Vladimir Putin - tanto che lo zar lo ha anche omaggiato con la cittadinanza russa - ora fa retromarcia. Difficile non farlo da che Putin ha scatenato l'orrore in Ucraina. Subito dopo l'inizio del conflitto l'attore aveva chiesto il "cessate il fuoco e l'avvio dei negoziati". Ora, invece, usa toni ben più duri.

 

Per Depardieu, il comportamento di Putin è "inaccettabile, una folle deriva". E ancora: Russia e Ucraina sono da sempre Paesi fratelli. Sono contro questa guerra fratricida". Oltre alle parole, il gesto del "pentito Gerard": ha infatti deciso di destinare gli incassi dei suoi prossimi tre spettacoli agli aiuti umanitari per l'Ucraina (si tratta di tre recital in calendario a Parigi per l'inizio di aprile).

 

"Il poplo russo  non è responsabile delle folli derive inaccettabili dei loro dirigenti come Vladimir Putin. Ho sempre avuto un debole per il popolo russo così ben descritto da Dostojevski, Tolstoi, Gogol Pasternak e tanti altri artisti", ha ricordato Depardieu. Dunque ha ribadito l'appello: "Fermate le armi e negoziate". Insomma, una totale conversione: tempo fa infatti l'attore aveva addirittura paragonato Vladimir Putin a Giovanni Paolo II.

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