Andrej Zubov torna ad avvertire l'Europa: "Se Vladimir Putin vincerà in Ucraina, nessuno sarà più al sicuro in Europa". Per lo storico russo lo zar non si limiterà al Donbass come invece ha fatto credere: "Quando Putin ha lanciato l'operazione militare speciale il 24 febbraio, credeva che sarebbe stato in grado di occupare gran parte dell'Ucraina in pochi giorni. Ma esercito e armi erano in pessime condizioni. Era facile da immaginare: se hai un'industria povera, avrai armamenti poveri. L'esercito ucraino, invece, si è rivelato migliore di quel che si pensasse. Del resto, era stato addestrato per anni dalla Nato e aveva preso parte a diverse manovre dell'Alleanza. Non solo. Putin e i suoi consiglieri non hanno capito che, dal 2014 a oggi, l'Ucraina è cambiata". Ecco allora perché l'idea di Putin di un'operazione veloce è andata a rotoli e la promessa di limitarsi al Donbass "è una menzogna".
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"Attrezzatura russa abbandonata nel distretto di Nizhyn nella regione di Chernihiv": l'account Twitter Tpy..."L'obiettivo originale - spiega l'analista sulle colonne di Repubblica - resta. Putin vuole liquidare l'Ucraina come Stato indipendente. Lo vuole oggi come lo voleva a febbraio". Dietro all'invasione ucraina secondo Zubov altro non c'è che il passato del presidente russo: "Da ex agente del Kgb e homo sovieticus, Putin pensa che il crollo dell'Urss sia stato un errore e sta facendo di tutto per correggerlo. Vuole riunificare l'Impero Russo, l'Urss. E senza l'Ucraina, l'ex Stato sovietico più grande dopo la Russia, nessuna riunificazione è possibile". Insomma, l'Ucraina è il pilastro della sua costruzione.
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Mentre Vladimir Putin minimizza l'effetto delle sanzioni, la governatrice della Banca centrale europea Elvira Nabiul...Chi può fermare lo zar? Solo un golpe. Su questo l'esperto si dice fiducioso: "Pensavo che ci sarebbe stato presto, ma non avevo capito quant'è forte la costruzione eretta da Putin in vent'anni. Ci credo ancora, ma in questo momento hanno tutti troppo paura l'uno dell'altro". Eppure la maggior parte dei vertici russi non sostiene l'invasione dell'Ucraina. L'élite, secondo lo storico, ama la bella vita. Una vita che le sanzioni hanno messo ko. Per questo "capiscono che l'unica via d'uscita è la liquidazione del potere di Putin. Presto o tardi accadrà".