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Giorgia Meloni e Mario Giordano, asse contro la sinistra: perché la democrazia è in pericolo

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Mario Giordano dalla parte del centrodestra. Con Fratelli d'Italia al primo posto nei sondaggi, la vittoria della coalizione con Lega e Forza Italia sembra data per scontata. Eppure alla sinistra non va giù, così le tenta tutte pur di gettare fango. Una scelta che non piace al conduttore di Rete 4 che tuona: "Le elezioni valgono solo quando vincono loro. Il risultato è evidente: non c'è nulla di antidemocratico che la loro (esibita e falsa) difesa della democrazia". Parole che vengono rilanciate su Twitter dalla stessa Meloni: "La sinistra teme il giudizio del popolo italiano. Altro che democratici...".

 

 

Già a Controcorrente, programma in onda venerdì 29 luglio, il giornalista aveva messo in guardia: "L'unico vero rischio democratico che io vedo in questo Paese è proprio quello, cioè da parte della sinistra che non ha ancora accettato un regolamento normale della democrazia e cioè che si fanno le elezioni e chi vince governa sulla base dei programmi". 

 

 

La rabbia di Giordano fa riferimento all'ultima bufala anti-centrodestra: le ombre russe dietro la crisi di governo. "Io - aveva poi concluso - trovo allucinante che il segretario del Partito democratico che si candida a governare il Paese, su una notizia non ancora confermata anzi che viene smentita dal sottosegretario responsabile dei Servizi segreti Franco Gabrielli, quindi una notizia che al momento è fasulla, faccia un'affermazione grave, cioè che è stato Putin a far cadere il governo Draghi". 

 

 

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