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Controcorrente, Senaldi e il gas: "Chi fa soldi e ci spara alle spalle"

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"Putin si aspettava che la guerra finisse prima". A dirlo è Pietro Senaldi, ospite di Controcorrente su Rete4. Nella puntata di mercoledì 7 settembre, il condirettore di Libero spiega a Veronica Gentili che "è evidente che il presidente russo chiuderà i rubinetti prima che diventiamo indipendenti dal suo gas". E, premettendo che le sanzioni servono, Senaldi non nega che "le parole dello zar in qualche modo sortiscono alcuni effetti". Putin a detta di Senaldi tenta di dividere l'opinione pubblica sulle sanzioni e non solo.

 

 

E ci sta riuscendo, perché "stiamo tutti combattendo Putin, ma c'è qualcuno che si sta arricchendo dalla crisi del gas. Insomma, fa fuoco amico e ci sta sparando alle spalle". È il caso della Norvegia che potrebbe incassare addirittura 80 miliardi entro dicembre. Non a caso Frode Leversund, l'ad della Gassco (società statale norvegese che gestisce qualcosa come 7.800 km di tubazioni), ha affermato che "la Norvegia è pronta a garantire ingenti quantità di gas anche nei prossimi anni".

 

 

Più nel dettaglio, le forniture di gas norvegese, e solo nel 2022, sono già aumentate dell'equivalente di 60 terawattora, 4,97 miliardi (miliardi) di metri cubi. "Quest estate", ha concluso Leversund, "abbiamo consegnato ciò che di solito consegniamo nei mesi invernali". 

 

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