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Zelensky, l'accusa di Toni Capuozzo: "Cosa vuole davvero"

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Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non intendono arrendersi. A fare un'analisi sugli sviluppi della guerra è Toni Capuozzo. Il giornalista ricorda che "siamo a poche settimane dall’arrivo dell’inverno in quelle terre, con fango, neve e spostamenti più difficili. Io credo che entrambe le parti, tanto gli ucraini quanto i russi, stiano cercando di guadagnare posizioni". Insomma, "il braccio di ferro si è fatto più intenso e credo che nessuno voglia mostrare segni di cedimento e si tenti di andare avanti".

 

 

Il timore di un'escalation è dietro l'angolo. Se, però, quest'ultima adesso è "limitata al campo di battaglia", non si può dire lo stesso in futuro. "Nei prossimi mesi - conferma a TgCom24 - non sapremo dove potrebbe arrivare". Anche se la Russia qualche indizio, con le continue minacce sul nucleare, lo ha già dato. Neppure il presidente ucraino intende indietreggiare. Zelensky si è detto contrario a trattare con Putin, al contempo lo zar ha dichiarato i territori annessi come parte irrinunciabile della Russia.

 

 

E ovviamente - prosegue l'ex vicedirettore del Tg5 - "questa non è una base su cui si possa intavolare un dialogo per arrivare a un compromesso. Entrambe le parti si stanno tagliando i ponti alle proprie spalle e a livello internazionale ci sono molti che soffiano sul fuoco, piuttosto che provare a spegnerlo". Tra questi a sorpresa non c'è Pechino. La Cina, stando a Capuozzo, le starebbe provando tutte per trovare un dialogo tra i due paesi. Alla base ragioni economiche: "La Cina teme di vedere un’Europa economicamente depressa, poiché il Vecchio Continente è un business per il mercato cinese". 

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