Addio campo largo

Marcello Sorgi, Giuseppe Conte spacciato? "Fossi in lui mi preoccuperei"

Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni e Maurizio Landini tutti sullo stesso palco, quello moderato da Lucia Annunziata. Un dettaglio non da poco per Marcello Sorgi che, ospite de L'Aria Che Tira, dà una sua versione dei fatti. Una visione controcorrente, che vede il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. "Non condivido chi dice che insieme è impossibile. Credo piuttosto che mettere tutti i leader del centrosinistra sullo stesso palco a discutere, anche animatamente, è comunque un fatto politico".

 

 

Per la firma de La Stampa, ospite di Myrta Merlino nella puntata di venerdì 17 marzo su La7, "i leader si sono messi a discutere, ma l'accordo non lo devono fare domani". A frenare un’eventuale unione potrebbe esserci Elly Schlein. O meglio, il suo arrivo. "Elly Schlein ha avuto una tale accoglienza e un tale successo che ovviamente, se fossi Conte o Calenda, mi preoccuperei, un pizzico di gelosia politica mi verrebbe".

 

 

Da qui la profezia: "Tutto questo può diventare nel breve un ostacolo all'idea del campo largo". Tradotto: "Se la Schlein alle prossime elezioni europee fa il botto, così come l'abbiamo visto fare a Renzi o a Salvini, gli altri cominceranno a preoccuparsi seriamente. Tra l'altro, non dice cose stratosferiche". Il riferimento è all'appello della neo leader del Partito democratico che ha invitato gli omologhi delle altre forze politiche "a chiudersi in una stanza finché non troviamo un accordo". "È giusto - commenta Sorgi -, però non è che Letta non ci provasse".