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Testamento Berlusconi, "vendere al più presto": cosa non interessa più ai figli

Roberto Tortora
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Il tanto atteso testamento di Silvio Berlusconi è stato finalmente aperto ed è stato svelato come è stato redistribuito il 61,21% del capitale di Fininvest. La cui maggioranza è finita interamente nelle mani dei figli Marina e Pier Silvio, con quote paritarie che permettono ad entrambi di accumulare il 53% del gruppo. Non solo, perché oggetto del testamento è anche il grandissimo patrimonio immobiliare del Cavaliere, che possedeva una grande quantità di residenze e abitazioni in giro per il mondo e che comprende, tra l'altro, case esotiche ai Caraibi (Antigua). Oltre, ovviamente, alla celebre Villa Certosa in Sardegna.

 

 

 

Non ci saranno più feste né ricevimenti: molto presto, secondo quanto riporta l'Ansa citata da Dagospia, la villa in Costa Smeralda, storica residenza estiva di Silvio Berlusconi a Porto Rotondo, frazione di Olbia, utilizzata dall’ex premier come luogo di ricevimento vacanziero di svariati leader europei e non solo (sono passati 25 capi di Stato), come George W. Bush, Tony Blair e Vladimir Putin, verrà venduta.

 

 

 

Acquistata da Berlusconi negli anni ’70 dall’imprenditore Flavio Carboni, le fu subito cambiato il nome: da Villa Monastero a Villa Certosa. Con 126 stanze e 4.500 metri quadri di superficie, venne dichiarata nel 2004 per decreto governativo “sede alternativa di massima sicurezza per l’incolumità del presidente del Consiglio”. E sono tanti i personaggi che hanno visitato quella dimora negli anni, lì fece il suo ingresso anche il grande Quincy Jones, con cui probabilmente Berlusconi avrà duettato al pianoforte. Ora verrà data al miglior offerente. Base d'asta molto alta: 259 milioni di euro.

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